Durante una conferenza dedicata al tema della diaspora, svoltasi martedì a Bucarest presso il Palazzo Cotroceni (sede della presidenza della Repubblica), sia il primo ministro Dacian Ciolos che il capo di Stato Klaus Iohannis hanno sostenuto che la Romania non può più permettersi di continuare a “dissipare” il proprio capitale umano e deve dunque imboccare un percorso volto alla “riconquista” dei cittadini fuggiti all’estero in cerca di una migliore qualità di vita. E, a tal proposito, il premier ha assicurato che nei prossimi mesi il suo governo metterà in atto una serie di misure per invogliare i cittadini residenti oltre confine a ritornare in patria.
“Vivere all’estero dovrebbe essere frutto di una libera scelta e non di una necessità – ha osservato il presidente della Repubblica – ormai il nostro Paese non più premettersi di sprecare il prezioso capitale umano rappresentato dai nostri connazionali che vivono all’estero. Dobbiamo quindi cercare di far ritornare coloro che hanno accumulato altrove esperienze, conoscenze, competenze e capitali. Sono comunque convinto che, se lo Stato lavorerà duramente per un rinnovo capillare, sempre più rumeni decideranno di ritornare”.
“Il mio esecutivo utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione per incoraggiare i cittadini residenti all’estero a far ritorno nel loro Paese – ha garantito il premier – e ad investire nelle sue risorse i capitali accumulati oltre confine. Stiamo infatti preparando una serie di misure per porre le condizioni affinché ciò possa davvero succedere. Al riguardo, voglio ricordare che molti hanno abbandonato la Romania specialmente per il basso livello dei servizi pubblici come la sanità e l’istruzione. Occorre dunque affrontare tutti questi problemi per convincere i nostri concittadini a ritornare”.
(Fonte: Romania-Insider)