Se questo deleterio disegno di legge andrà in porto genererà una crescita consistente della povertà.
Siamo davvero alla canna del gas: anziché occuparsi di evasione fiscale, di evasione contributiva, di corruzione, di grandi patrimoni esentasse, di un sistema fiscale regressivo e punitivo a danno dei più deboli, di un sistema previdenziale che fa acqua da tutte le parti, il Governo di Matteo Renzi pensa di far cassa sulla pelle delle vedove e dei vedovi?
La proposta di legge che trasforma la pensione di reversibilità da prestazione previdenziale a sussidio assistenziale non ha fondamento, crea ulteriore confusione nella mai attuata divisione tra previdenza e assistenza, colpisce ancora una volta le persone più deboli e meno protette. La reversibilità è completamente legata ai contributi previdenziali versati dal titolare della pensione diretta: cosa c’entra con l’assistenza? La reversibilità già oggi è legata al reddito del coniuge superstite con una decurtazione progressiva che la riduce anche in modo consistente. La reversibilità rappresenta per tantissime donne un indispensabile mezzo di sostentamento: nel 2014, nella nostra regione, erano 309.471 le pensioni di reversibilità, per un importo medio di 591 euro lordi mensili! Pensare di colpire queste persone, spesso molto anziane e sole, è semplicemente una vergogna. Se questo sventurato disegno andrà in porto genererà una crescita consistente delle situazioni di povertà, ben oltre il numero elevatissimo di chi già si trova in questa condizione.
Mi auguro che tutti, compresi gli Onorevoli del territorio, non stiano a guardare e che questo scempio non si materializzi, nonostante le rassicurazioni del Premier Renzi , perché oramai in Italia tra “è una balla” “e stai sereno” non c’è più’ differenza.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola