Sarebbe stato sicuramente un bel momento di crescita culturale e di curiosità al cospetto della storia biografica di una figura femminile, come quella di Rachele Mussolini, che ha affrontato con dignità e molta concretezza il suo ruolo di donna, moglie e madre. Chiaramente l’intervento dell’ Anpi e di Solaroli (che farebbe meglio a godersi la sua pensione d’oro da ex Onorevole), ha completamente distorto questo elemento umano traslandolo ad una violenta e inopportuna “manganellata”.
Così Solaroli e gli arzilli partigiani sul santerno, in modo tracotante sono riusciti nel loro intento di fare saltare questo appuntamento, perché chi ospitava l’evento ( Bar River side gestione nuova ha vinto da poco il Bando del Comune/ Beni Comuni) vive con caffè e brioches dell’utenza imolese e sicuramente con questa pubblicità negativa avrebbe corso parecchi rischi……non ti vengono piu’ a prendere da casa come quando finì la guerra , ma ti fanno la terra bruciata attorno.
Siamo messi così a Imola, ostaggi di questi retaggi e persone che hanno già dato, ma vogliono in modo pervicace continuare ad esserci in modo anacronistico e violento .
Tra l’altro ho saputo che chi organizzava questo evento avrebbe presentato l’8 marzo un libro scritto da un partigiano…. Quindi l’arrogante Solaroli e l’Anpi hanno perso l’ennesima occasione di stare zitti.
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola