Confagricoltura interviene sul Comune di Castel del Rio spingendo per l’ingresso dello stesso nell’iter di fusione con gli altri tre comuni della vallata.
Risulta evidente che le parole pronunciate dal presidente Gianni Tosi hanno una chiara matrice politica e mirano a “far bella pubbliccità” ad un percorso che distruggerà un territorio (quello della vallata) per scopi di chiaro interesse politico.
“Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” recitava Wilde, frase che calza a pennello al percorso della fusione. Ci si avvicina ad un REFERENDUM POPOLARE che indicherà il volere dei cittadini di Casalfiumanse, Fontanelice, Borgo Tossignano su questo obrobrio di fusione. Non vorremmo che, dopo Confagricoltura, ogni “portatore d’acqua” del Partito Democratico debba SISTEMATICAMENTE dire la propria (ovviamente sappiamo in che direzione) su un progetto che ancora siamo in tempo di fermare.
Di pensiero unico siamo stanchi, di serate organizzate dalle “istituzioni” dove si invitano esponenti solo di un colore politico anche, di screditare chi ha fatto altre scelte per rafforzare chi è nel progetto ne abbiamo le pa…gine piene.
Baldazzi, che ha (per ora) scelto di non mandare al macello i suoi cittadini (non è detto che non pensi di farlo a breve) non ha bisogno di ulteriore propaganda a suo favore in vista delle elezioni di Castel del Rio.
Si parli, se si vuole parlare di fusione, dei tre comuni interessati.
Castel del Rio è fuori dal programma, che si parli quindi di altro e non si punti a doppigiochismi profusione (in chiave referendaria) e probaldazzi (in chiave elettorale).
Marco Casalini
Segretario Lega Nord sezione Imolese
3392680814

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