Nella serata organizzata a Casalfiumanese sulla fusione dei Comuni nella Valle del Santerno, alla presenza degli amministratori locali e del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, si è parlato dei soliti ipotetici vantaggi economici che la fusione potrebbe generare, in termini di incentivi concessi da Stato e Regione, di risparmio delle spese, nonché di esclusione dal patto di stabilità e dai vincoli per l’assunzione di personale sempre in modo aleatorio e molto teorico. Dove però il Presidente Bonaccini ha detto di fare in fretta questa operazione (e quello che hanno fatto in Vallata i tre sindaci..portando la delibera in votazione e approvazione alla fine dell’anno scorso e accelerando l’iter ) perché adesso sembrano esserci questi vantaggi , ma domani non lo sappiamo ( per il numero 1 di Viale Aldo Moro, interessa di piu’ ridurre il numero dei Comuni un obiettivo che si è dato all’inizio del suo mandato che il resto…..), a differenza di Manca e i suoi sindaci vassalli che parlano di finanziamenti lauti e perenni…..il giorno dopo che si sarà fatta questa fusione , questi fanno credere che arriveranno continui forzieri d’oro in Vallata.
Ma l’unica cosa importante e novità , che è uscita dalla serata, è stata detta dal Presidente Bonaccini che ha dichiarato che se in un Comune vinceranno i No alla fusione, la Regione non si opporrà e farà forzature altrimenti ha ribadito alla platea sarei da ricoverare (ci ricorderemo di queste sue parole… sperando di non doverlo andare a trovare in qualche reparto) …..quindi per intenderci se in un Comune dei tre dovessero vincere i No, l’Ente in questione non sarebbe costretto a fondersi .
Inoltre voglio ricordare i possibili limiti di questa operazione, consistenti nel rischio di una perdita di rappresentanza politica della comunità dell’ente più piccolo rispetto a quelli piu’ grandi e sappiamo tutti che Borgo Tossignano e Casalfiumaese sono circa uguali come estensione mentre Fontanelice risulta essere il piu’ piccolo dei tre ………E poi chi ci assicura e garantisce che i nuovi confini vengano tracciati coerentemente con le tradizioni, la cultura e la storia locali dei singoli comuni e che la fusione sia accompagnata e sostenuta da un progetto comune di crescita economica e sociale del territorio complessivamente considerato?
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola e del Nuovo Circondario Imolese