Sembra quasi che questa notizia sia una novità tale da mettere in allerta assessore ed associazioni di categoria.
E’ sorprendente, roba da non credere! Sono anni che il centro storico imolese è in uno stato comatoso ed ora improvvisamente si avverte la necessità di porre rimedio alla totale assenza di una qualsivoglia iniziativa tesa a tentare di ridare slancio alle attività produttive del centro.
Il guaio è che le numerose denunce evidenziate dalle opposizioni non sono mai state prese in seria attenzione anzi sempre liquidate con l’etichetta di volere raccontare ai cittadini imolesi una inesistente realtà.
Il problema vero è che si pensa di dare slancio commerciale al centro storico limitando gli interventi a spot temporali come il baccanale tanto per fare un esempio. Ma non è questa la soluzione.
Invece a Imola il cuore pulsante dell’attività commerciale è stato spostato in periferia e il Centro Leonardo ne è l’emblema chiarificatore. E per fortuna che è saltato il faraonico progetto della Fucina.
Alla buon ora l’allerta è partito, come in verità è partito altre volete con esiti sconfortanti.
All’assessore Raffini mi permetto augurare buona fortuna a che il suo lodevole proponimento possa trovare esiti positivi, ma anche lo consiglio di non farsi soverchie illusioni perché si troverà prestissimo a fare i conti con interessi spesso contrastanti che inevitabilmente determineranno il fallimento dei suoi lodevoli intenti.
Consiglierei all’assessore la rilettura dei programmi elettorali delle ultime elezioni e sono certo che troverà gli spunti necessari a che la sua iniziativa possa partire con qualche idea realizzabile ed anche rendersi conto che in certi casi alle parole non hanno ancora fatto seguito iniziative conseguenti.
Alessandro Mirri
Imola 10 febbraio 2016