Come per i commercianti della Bolognina anche per gli esercenti del nostro territorio suppongo vi potrà essere la registrazione e accreditamento in Prefettura per svolgere controlli notturni e difendere le proprie attività commerciali. Insomma, per la Prefettura di Bologna va bene il pattugliamento fai da te, a patto che sia istituzionalizzato e segua le regole d’ingaggio previste dalla legge.
Mi auguro che le nostre Amministrazioni, che hanno nascosto la testa sotto la sabbia fino ad oggi sulla questione Sicurezza, non vogliano ostacolare questo progetto che ha unicamente lo scopo di proteggere l’intero territorio, dagli esercizi commerciali alle abitazioni, dando un piccolo aiuto alle forze dell’ordine che quotidianamente sono sul campo, ma devono subire continui tagli e riduzioni di organico.
La Prefettura ha lasciato aperta la porta, per la vicenda del Quartiere di Bologna, ricordando in una nota che la costituzione di associazioni di volontari per il controllo della zona dovrà necessariamente passare per la normativa che fissa precisi parametri e istituisce un’apposita procedura di registrazione e modalità di accreditamento delle associazioni, nonché i compiti stessi dei volontari e le modalità pratiche di svolgimento del loro servizio e questo puo’ valere anche per il nostro territorio. La gestione della sicurezza puo’ essere enormemente agevolata se si aumenta il controllo sociale e per questo che è ottima l’idea di costituire una Associazione di cittadini tra la Vallata e Imola, organizzata in squadre, i cui aderenti, a turno, durante la notte, nell’orario di chiusura dei locali pubblici e i negozi, percorreranno le strade e controlleranno tutto ciò che c’è di sospetto, in contatto con le Forze dell’Ordine.
Se le Amministrazioni sono assenti e le forze dell’ordine sono in difficoltà per i continui tagli e riduzioni di organico , bisogna incentivare, aiutare e favorire queste iniziative, perché non si puo’ continuare ad avere paura in casa propria.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola e Circondario