IL SILENZIO DELLE FEMMINISTE NOSTRANE SUI FATTI DI COLONIA
LE ASSOCIAZIONI “TRAMA DI TERRE” E “PER LE DONNE” TACCIONO?
SIAMO SEMPRE STATI IN PRIMA LINEA IN CONSIGLIO COMUNALE OCCUPANDOCI DELLA SITUAZIONE DELLA DONNA IN OGNI ANGOLO DEL MONDO……E ADESSO CHE GLI STUPRI SONO STATI FATTI DA IMMIGRATI, PROFUGHI E CLANDESTINI NON DICIAMO NULLA?!
Forse sono stato distratto in questi ultimi giorni di feste, ma non mi pare di avere sentito tanti commenti dalle numerose associazioni a favore delle donne (una volta, le chiamavamo “femministe”), specie quelle ampiamente foraggiate dal Comune di Imola e dal Circondario Imolese. Eppure, proprio nel Comune sul Santerno spesso ci siamo occupati della situazione della donna in ogni angolo del mondo … con la Presidente del Consiglio Comunale Paola Lanzon ( che è anche coordinatrice assemblea donne del Pd) e l’Assessora Marchetti sempre in prima linea, oltretutto i consiglieri imolesi sono stati tra i primi in Italia che hanno anche recitato nel primo laboratorio teatrale per uomini contro la violenza di genere …”Manutenzioni Uomini a nudo” di Monica Lanfranco e ora sui fatti di Colonia non si sente una mosca volare? Non sono da condannare con qualche documento in Consiglio Comunale i mille uomini, di origine mediorientale, che hanno violentato e derubato oltre 100 ragazze nella notte dei Capodanno a Colonia? Ma le femministe nostrane non parlano?
Associazioni come “Trama di terre” e “Per le Donne” tacciono sui fatti di Colonia?
In Italia si è fatta una legge, quella sul femminicidio, di dubbia utilità ma dal forte impatto mediatico , eppure, si dimenticano di condannare ad alta voce gli stupri degli immigrati. Perché? Cosa le ferma?
Anzi, è bene specificare. A farlo sono stati 1000 immigrati, profughi, clandestini. Bisogna essere chiari, perché le femministe italiane e immagino anche sul Santerno vivono in questi giorni un dramma interiore che le distrugge. Sono divise tra l’accoglienza tout court e la difesa dell’integrità delle donne, dell’emancipazione, della libertà femminile. Allora almeno sul Santerno e mi rivolgo a chi è sempre stato in prima linea in qualità di rappresentante delle istituzioni, ma anche alle associazioni imolesi come “Trama di terre” e “Per le donne” prendete posizione contro questi fatti state serene in questo modo non date ragione alla Destra.
Posso capire che pur di non dire che a mettere le mani sui seni e tra le gambe di quelle ragazze tedesche sono stati degli immigrati, preferite cucirvi la bocca…ma almeno battete un colpo e siate coerenti con le battaglie che avete portato avanti fino ad oggi contro le violenze alle donne.
Care femministe bisognerebbe pero’ raccogliere gli avvertimenti di chi lo dice da tempo che ad integrarsi deve essere lo straniero e non un intero popolo adattarsi ai desideri di chi arriva in Occidente….compresi anche questi che non sono certamente piacevoli.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola e Nuovo Circondario Imolese