BOLOGNA – “Sentendosi con il fiato sul collo per quanto concerne l’ampliamento della discarica ‘Tre Monti’ di Imola, la giunta comunale corre ai ripari e organizza una conferenza stampa durante la quale la direttrice dell’Arpa bolognese annuncia che ci sono ‘superamenti significativi delle quantità di metalli pesanti (arsenico, cromo e nichel), nitriti e solfati rispetto alle soglie previste dalla normativa’. Ma come? Fino a ieri chi poneva dei dubbi sull’impianto veniva accusato di allarmismo ed oggi si scopre che c’è un problema di contaminazione nelle acque della discarica?”.
Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord non le manda a dire alla giunta imolese e al sindaco Daniele Manca e parte al contrattacco.
“Non vorrei sbagliarmi, ma quello della giunta mi sembra un atteggiamento difensivo sospetto. E siccome tante volte a pensar male ci si azzecca…”.
“Non sarà che con l’attenzione posta sulla discarica in questo periodo, e con il fuoco incrociato delle opposizioni in tutte le sedi istituzionali, il rischio fosse quello di far emergere questi dati preoccupanti?
Proprio qualche settimana fa in Regione – ricorda Marchetti – iniziai a depositare gli Accessi agli Atti necessari per conoscere i dati delle analisi effettuate da Arpa nell’area della discarica e sono in cantiere altre interrogazioni che depositerò a breve”. “Probabilmente – continua – dopo una serie di interrogazioni, di mozioni, di risoluzioni, di sopralluoghi come quello effettuato dal Gruppo Regionale Lega Nord che ha portato alla luce il problema del Biogas, il Comune di Imola ha pensato di correre ai ripari”.
“Per quanto mi riguarda – chiarisce il consigliere del Carroccio -, in Regione non mollerò la presa e alla luce delle dichiarazioni del Sindaco di Imola che di fatto ha scaricato tutto sul fatto che è un sito ritenuto strategico dalla Giunta Regionale, rimaniamo convinti che l’unica azione utile sia una petizione da abbinare al Piano Regionale Rifiuti che dovrebbe essere approvato nei prossimi mesi. Il referendum – conclude Marchetti – non verrebbe accolto con estrema facilità dal momento che tutto è dettato dalle linee regionali e quindi la decisione di ampliare l’impianto dipende da un livello istituzionale superiore al Comune di Imola”.