Dali amici ti puoi aspettare una mano, dagli amministratori pubblici no.
Questo in estrema sintesi, è quello che si evince dalle imbarazzanti dichiarazioni rilasciate alla Sportello Antisfratto dall’assessore alle politiche sociali del comune di Imola Roberto Visani. Non solo, dimostrando forse di non conoscerne il reale significato, cita nelle sue dichiarazioni addirittura la parola dignità. Chi vive il disagio dell’emergenza abitativa, se ha dignità, deve risolversi il problema da solo.
E’ dignitoso allora, caro Visani, disgregare i nuclei famigliari? Collocare solo le madri con i figli in comunità mentre i padri con i figli maggiorenni in mezzo alla strada, allontanandoli per periodi temporali indefiniti? E’ dignitoso proporre soluzioni abitative isolate e scomode, mettendo ulteriormente in difficoltà nuclei in cui spesso almeno uno dei due coniugi ha perso il lavoro? Soluzioni abitative come queste poi, rendono ancora più difficile a chi ha perso il lavoro, la ricerca di un impiego proprio perchè aumentano tempi e difficoltà negli spostamenti.
Troviamo poi alquanto discutibile, che un assessore esterni con frasi come “cosa succederebbe se tutti i cittadini si venissero a lamentare in comune ?” che stonano alquanto con le sue deleghe. Ci teniamo a ricordare a Visani, che un assessore, nonostante non venga eletto direttamente dai cittadini, resta comunque una persona al servizio della cittadinanza, soprattutto di coloro che devono affrontare problemi gravi come la perdita del lavoro e/o della casa.
L’assessore ha, come tutta la sua giunta, la responsabilità di queste politiche abitative, che propongono soluzioni temporanee e non mirano a risolvere realmente l’emergenza casa, che già da tempo imperversa nel nostro territorio, accrescendo così il numero di persone in difficoltà. E’ lui stesso la causa del suo lamento, insomma.
La scelta politica da compiere, per noi, è quella di portare avanti una politica basata sul recupero del patrimonio immobiliare, ristrutturando le case già esistenti, creando così nuovi posti di lavoro e nuovi alloggi a disposizione della locazione, magari calmierata.
Consigliamo, infine, all’assessore e a tutta l’amministrazione comunale di interrompere il walzer delle cariche e delle poltrone che, evidentemente, vista l’indisponibilità dell’assessore di occuparsi delle effettive problematiche cittadini del proprio comune, sottrae troppo tempo alla giunta.
Partito della Rifondazione Comunista Imola