Orari e modalità di accesso all’ispettorato micologico dell’Ausl di Imola
Lunedì 12 ottobre riapre l’ispettorato Micologico dell’Ausl di Imola.
Il periodo autunnale, ovvero quella stagione caratterizzata da clima umido e temperato assai favorevole alla crescita dei funghi, richiama gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà, purtroppo non tutte commestibili. Alcune varietà tossiche o velenose assomigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore poco esperto, trasformando una buona pietanza in un rischio per la salute. Per prevenire tali rischi, l’Ispettorato Micologico dell’Ausl di Imola è a disposizione dei cittadini, nella sede di:
Polo Territoriale Città di Imola: Ispettorato Micologico dell’AUSL di Imola via Amendola 8;
orari di apertura al pubblico: : il servizio è aperto nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e sabato dalle 12,30 alle 13,30 tel 0542604944
Negli altri giorni e nei periodi di non stagionalità per funghi è comunque sempre possibile contattare i micologi chiamando, dalle 8.30 alle 12.30, la segreteria dello Sportello della Prevenzione al numero telefonico 0542604950 o lasciando direttamente i funghi per il controllo presso la sede del Dipartimento di Sanità pubblica dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e il martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00.
La certificazione dell’ispettorato è a titolo gratuito e ricomprende sia i funghi destinati al consumo diretto sia le partite di funghi spontanei destinati alla vendita.
”Nel corso degli anni abbiamo identificato diversi funghi velenosi come: amanite phalloides, lepiota della famiglia Helveola, galerina marginata, enetoloma lividum, cortinarius orellanus ecc.. funghi che possono portare alla morte o alla necessità di un trapianto di fegato. – spiega Francesco Baldinini micologo dell’Ausl di Imola – Inoltre, con costante e preoccupante regolarità sono stati presentati anche atri funghi come: clitocybe olearia, hypholoma fascicolare, clavaria, russula emetica e agaricus xanthodermus, che possono provocare intossicazioni molto gravi” Funghi velenosi o tossici, che spesso sono stati raccolti in parchi delle città o giardini domestici. “Purtroppo non sono neppure mancate situazioni in cui i cittadini non si sono rivolti a noi e sono finiti in ospedale con gravi complicazioni – continua Baldinini – Tra le cause più comuni di errore il confondere funghi mangerecci con sosia non commestibili capaci di trarre in inganno con la loro somiglianza i raccoglitori.