Sono i medici che con le loro ricette determinano la domanda alle prestazioni sanitarie. Ma ora non vorremmo che ci fossero forti pressioni da parte dell’Ausl, dettate dall’ansia da risultato, nel ridurre le ricette a scapito della salute dei cittadini.
Il tema dell’appropriatezza delle prescrizioni( questo vale anche per il Pronto Soccorso) è importante e complesso, ma non si scelga la strada piu’ semplice del taglio indiscriminato delle ricette giocando sulla pelle dei cittadini del nostro Circondario.
A questo punto visto che l’Ausl di Imola è fra le peggiori in Regione insieme con quelle di Bologna e Modena , non vorremmo che ci fossero delle forti pressioni al fine di ridurre le ricette a scapito del controllo sanitario dei cittadini. Prevenire è meglio che curare e visto l’andazzo non vorremmo che entro breve ci fosse una sorta di riluttanza e riserbo nel prescrivere gli esami ai propri assistiti, una specie di sudditanza psicologica fatta valere dell’Ausl maglia nera Regionale nei confronti dei medici di base.
Che qualcosa debba cambiare in meglio è palese , quando bisogna aspettare fino a 5 mesi per un controllo oculistico, 4 per un elettrocardiogramma e fra i 90 e i 100 giorni per una risonanza magnetica, ma la libertà dei medici condotti non deve essere intaccata e non ci devono essere forti sensibilizzazioni/ pressioni sulle ricette.
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola