La scelta del comune di Imola di esternalizzare alcune sezioni delle materne comunali avviando di fatto una privatizzazione ci lascia particolarmente perplessi anche e soprattutto nel metodo. Quelle che sono scelte particolarmente importanti per la Città vengono fatte sempre in estate, quasi in sordina, come se i cittadini non stessero attenti a ciò che poi si ripercuoterà direttamente sulle loro vite e sul loro quotidiano.
Se il tema è la carenza di risorse – situazione sulla quale ci sarebbe da discutere a lungo visto che, a nostro avviso, non sono stati prodotti i risparmi dove realmente si sarebbero potuti produrre -, il Comune aveva altri modi per salvare la scuola pubblica. E’ indubbio infatti che con questa manovra l’amministrazione sta mettendo in discussione il suo stesso programma elettorale ma anche una storia e una tradizione che ha portato Imola ad avere servizi sempre qualitativamente molto elevati.
Il Comune per esempio avrebbe potuto optare per il passaggio alle scuole statali, integrando poi il servizio con i pre e post scuola e, in tal caso, per questi servizi aggiuntivi si sarebbe potuto ricorrere a un bando.
Ci sembra anche che qui l’amministrazione non abbia le idee chiare visto che nel Circondario e anche in altri Comuni della Città metropolitana non sembrano esserci esperienze di tale privatizzazione. Forse Imola vuole fare da apripista a tutte le altre realtà dell’area metropolitana, facendosi paladina della privatizzazione dei servizi, prima con Benicomuni e ora con le scuole?
Vede, sindaco, è strano che a dirle certe cose debba essere una forza di centrodestra cui notoriamente si addebita sempre la volontà politica di privatizzare qualunque servizio. Il fatto è che noi, dal centrodestra, siamo sempre stati chiari e coerenti sulla necessità di integrare, in maniera virtuosa, il settore pubblico con il settore privato. Ma mai abbiamo parlato di stravolgere quei servizi e quelle esperienze che a Imola hanno sempre funzionato e che, per un presunto risparmio, si vorrebbero eliminare senza aver prima proceduto a studi di fattibilità o a indagare altri tipi di soluzioni. Noi non abbiamo mai pensato di smantellare la storia di una Città. Quell’onestà intellettuale che ci appartiene da sempre non è invece prerogativa di un Partito democratico che ha preso in giro gli elettori con un programma elettorale che sta tradendo giorno dopo giorno.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola