Dopo aver tradito il proprio programma elettorale del maggio 2013 che recitava: “il Comune dovrà mantenere come ora il ruolo di gestore e coordinatore, sia nei nidi che nelle scuole dell’infanzia, aumentando le risorse necessarie allo sviluppo dei servizi comunali ed investendo nella ricerca e sperimentazione pedagogica”, la Giunta Manca con propria deliberazione n. 123 del 16/06/2015 elargirà € 36.000 per il trasporto delle alunne e degli alunni dell’istituto scolastico paritario, ultra cattolico, “San Giovanni Bosco”, gestita da una cooperativa sociale “Il bosco”. Ieri abbiamo appreso che l’unica offerta giunta al bando per la gestione di alcune sezioni di scuola d’infanzia comunale è quella di un’altra cooperativa sociale, “Solco”, cattolica.
Oggi quindi abbiamo capito che i tradimenti al proprio programma e ai propri valori si compiono per crearsi consensi verso il mondo cattolico, a costo di sacrificare la laicità delle istituzioni e privatizzando le scuole imolesi.
La scuola pubblica sta subendo, uno dopo l’altro, inesorabili colpi da parte dei recenti governi che si sono succeduti, destinati in breve tempo a farla affondare e a trasformare l’istruzione in un bene privato da porre sul libero mercato. Il Sindaco Manca si è adeguato quindi a questo nuovo corso, in perfetta consonanza con il ddl “buona (?!) scuola” di Renzi.
Chi farà le spese dell’operazione privatrizzatrice della Giunta Manca sono solo le lavoratrici e i lavoratori che con il contratto del settore delle cooperative sociali avranno stipendi da fame, perché nel sistema degli appalti tutto viene scaricato appunto su di loro. A rimetterci sarà l’utenza alle prese con insegnanti alla continua ricerca di livelli salariali migliori.
A tutto questo si aggiunge che anziché investire maggiori risorse nei servizi comunali (citando sempre il programma 2013) il Comune di Imola destina nuove ed aggiuntive risorse per la scuola privata/confessionale, la San Giovanni Bosco!
Noi continuiamo a chiedere, innanzitutto, di rivedere l’intero impianto delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie ed anche quelle per i nidi privati, di non esternalizzare i servizi all’infanzia e finirla di destinare fondi alle scuole private o paritarie!
Insieme a noi però cominciano a chiederlo anche l’utenza, in particolare associazione di genitori a cui noi diamo il nostro pieno sostegno alla loro legittima e giusta lotta così come esprimiamo tutta la nostra solidarietà agli insegnanti comunali delle scuole d’infanzia imolesi che hanno subito un durissimo colpo proprio da coloro che dovrebbero valorizzare il loro merito e le loro capacità.
Partito della Rifondazione Comunista Imola