PRIVATIZZAZIONE SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA
COME CSA NON CI FERMEREMO QUI!
SE NON VERRA’ IMMEDIATAMENTE BLOCCATA LA PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE INOLTREREMO FORMALE DIFFIDA ALL’AMMINISTRAZIONE E PROCEDEREMO ALLA SEGNALAZIONE ALL’AUTORITA’ DI SORVEGLIANZA DEGLI APPALTI.
Venerdì 26 giugno 2015, alle 11.45, il Sindacato Autonomo Enti Locali, CSA, ha incontrato l’Assessore Visani sul tema dell’appalto a un privato di una sezione di scuola materna comunale.
L’incontro, pur essendo di tipo sindacale, è stato aperto, per opportunità di trasparenza, ai genitori/nonni dei bimbi frequentanti nidi e materne comunali, oltre che agli insegnanti.
Tutte le scuole: statali, comunali e private (le ultime due paritarie) sono sotto la sorveglianza dello Stato attraverso i dirigenti scolastici. Fra le scuole private ci sono quelle laiche (come il Romeo Galli) e quelle cattoliche. L’attuale sistema di sussidiarietà fra pubblico e privato convenzionato ha offerto in questi anni l’opportunità di un’ampia scelta alle famiglie imolesi.
Ora l’Amministrazione ha deciso, in sordina, di appaltare dei pezzi di scuole comunali già esistenti a un imprenditore privato che poi li gestirà in autonomia.
All’interno di un Plesso avremo delle Sezioni gestite direttamente dal Comune e, per il prossimo anno scolastico, una sezione (che diventeranno 5 nel corso dei 3 anni) gestita in proprio da un privato (al momento sconosciuto anche ai genitori che hanno già dovuto iscrivere alla cieca i propri figli per il prossimo anno).
Il personale nella stessa scuola sarà pertanto, in parte comunale, in parte in somministrazione (interinali) direttamente coordinati dal Servizio infanzia comunale e in parte assunto dalla ditta vincitrice dell’appalto, gestito direttamente dalla stessa. I contratti di lavoro saranno diversi e quindi con trattamenti economici e normativi diversi, per svolgere, gomito a gomito, il medesimo lavoro. Il disagio sarà inevitabile e si riverserà sulla qualità del servizio e ciò avverrà prima di quanto possiamo immaginare. E l’Amministrazione lo sa… infatti appalterà al più presto all’esterno tutto il servizio, ormai l’intendimento è chiaro…
Sul piano normativo: il Consiglio dei Ministri ha approvato una deroga al divieto di assunzione di personale pubblico per le figure di insegnante (non essendo questa figura presente negli organici delle Province) e questo consentirebbe al Comune di assumere il personale necessario, così come il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzare personale in somministrazione (gli interinali) anche assunti a tempo indeterminato dalla ditta fornitrice. Proposta già fatta e accettata dal Servizio ma improvvisamente “stoppata”!
Il personale interinale attualmente in servizio nelle scuole dell’infanzia, ha seguito i corsi del Comune, è coordinato dal Servizio e si trova nelle condizioni di esperienza e professionalità per poter partecipare e vincere un concorso pubblico per coprire i posti necessari garantendo meglio la continuità educativa. In ogni caso, anche in questa condizione interinale, il personale è coordinato direttamente dal Servizio infanzia del Comune.
Il personale della ditta appaltatrice invece dovrà rispondere del suo operato direttamente alla ditta stessa e seguire programmi educativi determinati dalla Ditta privata che si aggiudica il servizio, come chiaramente previsto dall’appalto!
Un appalto di tre anni, dura tre anni… poi non si sa. E non è detto che personale malpagato possa continuare a lavorare per la ditta vincitrice se trova lavori migliori anche dopo pochi mesi di attività, per cui la continuità educativa prevista dalle norme ministeriali e chiesta a gran voce dai genitori imolesi, come abbiamo potuto vedere in precedenti appalti per i mesi estivi, non sarà assolutamente garantita.
Dubitiamo inoltre che sia legittimo appaltare un pezzo di lavoro che non possa essere individuato come segmento a sé, ben circoscritto come potrebbe essere il servizio rette o il servizio di pulizie o di confezionamento pasti (già appaltato) o di distribuzione pasti. Noi non crediamo che possano convivere un appalto e una gestione pubblica all’interno dello stesso plesso scolastico e per lo stesso tipo di mansione, almeno alla luce del D.Lgs. 163/2006.
E non ci vengano a parlare di accreditamento: abbiamo già dato con la formazione professionale prima (soldi buttati al vento a profusione con flop finale) e con le case di riposo ora, la cui qualità si è abbassata in modo vertiginoso: tolto il problema, ci pensano le coop. sociali… che arricchiscono i dirigenti e sfruttano i dipendenti mentre i poveri utenti non hanno più un referente pubblico a cui rivolgersi!
Per questo motivo il CSA ha chiesto:
– l’informazione costante sui prossimi passi dell’amministrazione, ai sensi dell’art. 28 della Legge 300 (Statuto dei Lavoratori), concordando anche le modalità le motivazioni ed i criteri di spostamento del personale educativo;
– di non dar corso all’appalto;
– di applicare anche nel nostro Comune la deroga al divieto di assunzione di personale pubblico per la figura di insegnante; deroga richiesta dall’ANCI (di cui il Sindaco del Comune di Imola è Presidente Regionale) e che è stata approvata dal Governo;
-.di dar corso immediatamente all’assunzione delle 2 insegnanti di scuola materna concordata coi sindacati da ben 2 anni e di procedere ad una selezione che permetta al personale che presta servizio nelle scuole materne di essere regolarmente assunto dal Comune.
Crediamo sia superfluo dire che, a parte l’informazione promessa per ora ed un impegno “strappato” in merito all’assunzione del personale “che sarà possibile assumere” , sugli altri punti la chiusura è stata netta.
Continueremo con determinazione a lottare!
Imola, 29 giugno 2015
C.S.A. Regioni Autonomie Locali
Federazione Territoriale Imolese