La sentenza della corte costituzionale sul blocco delle pensioni ha creato aspettative e confusione.
Dopo la sentenza il Governo ha approvato un Decreto Legge parziale e insoddisfacente, ma già operativo e che quindi definisce la normativa di riferimento attuale: non c’è più il blocco Fornero; non c’è più la sentenza. C’è il Decreto, che va convertito in legge entro 60 giorni.
Nel frattempo l’Inps ha assunto due posizioni precise. Si è impegnato ad attuare in modo automatico le misure che il decreto e quindi la legge di conversione, stabiliranno, con la rata di agosto. In secondo luogo, ha inviato una circolare, a firma del presidente Boeri, a tutte le proprie sedi, prescrivendo di non accettare domande di ricostruzione pensioni che facciano riferimento alla sentenza della Corte (perché è superata dal Decreto). In ogni caso, per richiedere una ricostruzione di pensione per risanare un danno, occorre che il danno si sia verificato, e ciò avverrà solo quando il decreto verrà applicato (quindi da agosto).
Così stanno, ad oggi, le cose: ci sono quelli che fanno firmare ricorsi vari, quelli che minacciano ricorsi a valanghe, quelli che chiamano i pensionati per “tutelarli”, quelli che illudono le persone prospettando cifre mirabolanti. Sono come le sirene di Ulisse, quindi, attenzione!
Noi, Spi e Cgil di Imola, non promettiamo miracoli, noi lavoriamo per ottenere risultati chiari. Innanzitutto chiediamo che il Governo apra un confronto vero sul tema previdenza con le organizzazioni sindacali confederali, perché la riforma Fornero fa acqua da ogni parte e non c’è solo il problema dei pensionati.
Riteniamo prioritario definire un sistema di perequazione annuale delle pensioni che non sia messo in discussione ad ogni legge di stabilità: chiediamo di ripristinare il sistema concordato con il Governo Prodi che garantiva il 100% fino a 5 volte il minimo e riconosceva a tutti una rivalutazione pro-quota.
Per evitare che la perdita di reddito continui a riprodursi nel tempo, come base di calcolo per gli anni successivi andrebbero utilizzate le pensioni perequate al 2013. Tutti i risparmi che si realizzano sulla previdenza devono restare nel sistema previdenziale, costituendo un apposito fondo di sostegno alle pensioni dei giovani.
Questa è la posizione che i sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil Pensionati hanno esposto al Ministro Poletti nell’incontro che si è svolto ieri 15 giugno a Roma. «Finalmente siamo riusciti ad ottenere l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con il governo sulla condizione dei pensionati e degli anziani nel nostro paese – commenta Sauro Dal Pane, segretario dello Spi-Cgil di Imola -. Il prossimo incontro è stato convocato per il prossimo 16 luglio, così da permettere al Governo di effettuare i necessari approfondimenti tecnici. Speriamo si possa discutere nel merito di sistema di perequazione, no tax area, estensione della quattordicesima e allargamento della platea che usufruisce degli 80 euro, attraverso specifici tavoli “tecnici” per arrivare ad un accordo finale i cui effetti dovrebbero entrare nella prossima legge di stabilità».
Deve essere chiaro che lo Spi e la Cgil non lasciano solo nessuno. «Le persone che intendono comunque presentare ricorsi in sede giudiziale o all’Inps, vengano nelle nostre sedi – precisano Dal Pane e Paolo Stefani, segretario Cgil Imola -. Le informeremo della situazione, le assisteremo nelle pratiche necessarie, metteremo a disposizione i nostri uffici legali, anche a tariffe convenzionate. Chiederemo a tutti di lasciare il proprio nominativo con l’impegno di chiamarli appena il quadro sarà più definito. Occorre essere consapevoli, però, che fare un ricorso oggi è inutile e costoso per due motivi: il primo è che il ricorso sarebbe contro un decreto che potrà essere modificato dalle Camere e quindi non avere effetti; il secondo è che comunque non si è ancora prodotto il danno e l’Inps respingerebbe tutte le istanze. Per questo motivo il nostro invito è quello di non ascoltare le sirene, ma lo Spi e la Cgil di Imola sono comunque con te e sono pronti a farsi carico delle tue esigenze e della tua decisione.

 
        
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