Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Isabella Fazzini all’Assessore Lo Buono e chiediamo all’asessore con quale criterio sono state assegnate le case popolari ai nuclei familiari di via Vicolo Croci a Sesto Imolese in altri alloggi?
“Un tempo venire considerati uomini di parola era una questione di’orgoglio; “mantener fede alla parola data” voleva dire mantenere reputazione, stima, onore e dignità, cose allora considerate più importanti della vita stessa.
Oggi non è più così …le parole soprattutto di chi è al comune si rivelano troppo spesso molto gentili e fascinose come allettanti sirene ma che poi, all’atto pratico, si rivelano solo miraggi di chimere, perché colui che aveva promesso anche pur vagamente, quasi sempre quella parola se la rimangia
io sono un inquilina dell acer di vicolo croci a Sesto Imolese dopo che l’anno scorso abbiamo chiesto aiuto A un ragazzo di nome Daniele Marchetti che ha raccolto il nostro appello e tramite televisione e giornali è riuscito a fare sputare tra i denti…(forse un po per la vergogna ) una promessa all’assessore Lo Buono di Imola la quale si impegnava a darci un alloggio entro giugno ….(siamo ancora tutti qui ma sono già arrivate tre proposte alle 12 famiglie che rischiano ogni giorno che gli caschino le pareti addosso.)
Io avevo fatto visita all’assessore la quale mi invitava a far prendere la residenza al padre di mio figlio, che non abitava ancora con noi per motivi lavorativi, in quanto le nuove direttive comunali facevano in modo che chi aveva un bimbo avrebbe avuto una stanza in più.
quando gli ho chiesto il perché io non l’avessi avuto un alloggio con una cameretta in più mentre gli stranieri che abitano,nelle stesse mie situazione si, la risposta è stata la seguente :
“Il nuovo regolamento non è ancora in vigore e l’appartamento proposto è quanto di disponibile al momento, idoneo secondo le disposizioni dell’attuale regolamento.
Le è stato proposto per tutelare la salute di suo figlio, come da lei richiesto nell’incontro avvenuto tra noi.
Sembrava una priorità per lei, la salute di suo figlio che ora se non sbaglio ha un’età inferiore ai 12 mesi.
Ma posso essermi sbagliata.
Se lo ritiene può recarsi ad Acer per le specifiche tecniche del caso;
Se non ritiene l’appartamento appropriato o conforme alle sue esigenze, può sempre recarsi ad Acer e rifiutare l’assegnazione.”
Come l’assessore ben saprà, visto che le leggi le ha fatte lei l’alloggio non si può rifiutare senza un motivo valido, altrimenti si perde il diritto!!!!!!!!!!!!!! e visto che quando aspettavo mio figlio Erik il posto dove lavoravo ha chiuso non posso permettermelo.
La salute di mio figlio e la sua incolumità vengono prima di tutto infatti io ho vissuto fino al mese scorso da mia madre (pagando regolarmente l’affitto in un appartamento inabitabile) per tutelare la sua salute che come l’assessore ricorderà mi ha portato l’anno scorso in ospedale svariate volte per colpa degli alloggi vergognosi.
Spero di tornare presto a lavorare e dare al mio bimbo una casa piena d’amore magari con una cameretta.. e insegnarli che la parola spesa con qualcuno fa la persona e se non si è in grado di mantenerla o non la si vuole mantenere allora non va spesa.”