È a tratti spaventoso il progetto di esportare l’esperienza di BeniComuni in tutto il Circondario e addirittura nell’intera Città Metropolitana di Bologna. Forse i governi della finta sinistra intendono privatizzare tutti i dipendenti del Circondario ed esternalizzare di fatto qualunque tipo di manutenzione? In questi primi anni di vita la BeniComuni, nata tra mille contestazioni, ha avuto il solo scopo di emettere bandi per qualunque tipo di lavoro e manutenzione. La figura del cantoniere comunale, svilita e sminuita, non esiste quasi più. A ciò
però non ha fatto seguito un miglioramento del servizio. Continuano però le consulenze, i giochetti per distribuire prebende… Non dimentichiamo per esempio che BeniComuni partecipa al Consorzio Comunica…. Poi però i soldi per la manutenzione del verde non ci sono, si piange sempre miseria. Intanto si stanziano 50mila euro per le App, e si sistemano con qualche incarico di consulenza gli amici degli amici. Forse all’amministratore Loris Lorenzi e al suo procuratore Vanni Bertozzi non basta avere in mano la Città di Imola, ora aspirano con i nostri soldi a tenere in scacco tutti i Comuni del Circondario e pure la Città Metropolitana di Bologna. Se un simile disegno fosse partito dal centrodestra ci saremmo ritrovati sindacati e forze politiche di sinistra in piazza. Invece tutto tace di fronte a quella che assomiglia sempre più a una
oligarchia. Altro che democrazia. Altro che Partito democratico.
Simone Carapia capogruppo FI Imola