Non fa più notizia che il ConAmi intervenga ormai da qualche anno a sostenere i bilanci dei comuni Soci. Ad una lettura superficiale potrebbe anche apparire una questione del tutto logica considerata la proprietà del consorzio.
Ma, qualche perplessità sovviene, e qui mi permetto alcune osservazioni.
Da poco il Comune di Imola ha votato il bilancio di previsione 2015 che prevede il sostanziale contributo del consorzio per 9.750.000 euro dei quali 7.750.000 euro per spesa corrente ed il restante 2.200.000 per investimenti.
Ora si legge che il Con Ami dietro precisa richiesta di alcuni comuni, ha deliberato per il Comune di Imola un ulteriore trasferimento di circa 3 milioni prelevati dalle riserve.
Perché? Ovvero, questo extra contributo servirà a chiudere quale necessità di bilancio? Come mai un solo mese dopo l’approvazione del bilancio questa eventuale necessaria iniezione di denaro è sfuggita alla rigorosa analisi che ha portato al voto del bilancio di previsione 2015?
Domande che meriterebbero qualche analitica e convincente risposta.
Ma c’è dell’altro.
Nella relazione del piano triennale di attività 2014-2016 del CONAMI, a proposito del quadro strategico di continuità ed equilibrio, il presidente Manara scrive: “Lo sviluppo dovrà essere ricercato rispettando il mantenimento del capitale consortile e sarà condizionato dall’esigenza di garantire ai comuni Soci la prevista quota di dividendi […]. Ma “deve comunque essere chiaro che per riavviare il processo di crescita del Consorzio sarà necessario operare un contenimento dei dividendi sotto la soglia di capacità dello stesso di generarli”.
Intaccare le riserve del Consorzio appare dunque, come spesso richiamato in sede istituzionale, una attività pericolosa per la tenuta economica del Consorzio e quindi è lecito domandarsi se e a che punto questo ulteriore trasferimento di denaro prelevato dalle riserve non nasconda il rischio della progressiva perdita di possibilità di sostegno dei bilanci dei comuni Soci, ipotesi questa assai pericolosa visto, ad esempio, che codesto trasferimento nel bilancio di previsione 2015 rappresenta una notevole percentuale sul totale delle entrate previste.
Alessandro Mirri
Nuovocentrodestra