Cosa ha pensato il Comune di Imola in vista dell’estate per quelle famiglie che hanno necessità di lasciare i propri figli ai campi solari? Perché non pensare a un sostegno in tal senso, offrendo dei voucher alle famiglie con un basso reddito per mandare i bambini ai centri estivi?
In tempi di crisi come questo, sono sempre più numerose le famiglie con un reddito basso che avrebbero bisogno di inviare i propri bambini ai campi estivi con la chiusura della scuola e che forse non potranno permetterselo. In questo caso potrebbe intervenire il Comune emettendo un apposito bando per sostenere il pagamento della retta di frequenza. Un sistema che si potrebbe facilmente mettere in piedi attraverso i voucher, o buoni scuola, spendibili anche presso gestori privati.
In alcuni Comuni dell’Emilia Romagna come Formigine tale proposta è stata messa in atto per quanto riguarda i nidi estivi. Noi chiediamo invece che questa proposta sia pensata soprattutto per i campi estivi solari, prevedendo bandi con criteri chiari quali la residenza sul territorio comunale e l’attività lavorativa dei genitori. Dove trovare le risorse? Perché non all’interno del ConAmi, un bancomat per qualsiasi cosa – soprattutto per ripianare i debiti delle società in rosso – e che invece dovrebbe assolvere a funzioni sociali come questa, venendo incontro alle esigenze dei cittadini e delle famiglie che hanno visto abbassarsi drasticamente il loro tenore di vita?
Simone Carapia, capogruppo FI Imola