Foto Osman Sagirli
Il gruppo Imola per la Siria non si ferma perché purtroppo senza interruzioni, da quattro anni a questa parte, è la guerra civile nel paese guidato da Assad.
Nei campi profughi e nelle città di Aleppo, Huraitan e Azaz c’è bisogno di tutto: dalle medicine alle coperte, dal cibo al materiale scolastico per le poche scuole (il 10%) ancora funzionanti nel paese.
Per dare ai bambini questi beni di prima necessità, le mamme imolesi hanno organizzato il “Bazar della Solidarietà”, manifestazione che si svolgerà sabato 16 maggio dalle 8 alle 22, nella Galleria del centro cittadino.
L’idea è semplice e collaudata. Chiunque potrà comprare vestiti e giochi a offerta libera, assicurandosi un capo praticamente nuovo e aiutando nello stesso tempo un bambino siriano.
Il gruppo Imola per la Siria, in collaborazione con l’associazione Speranza – Hope for Children, si spinge così in due direzioni: aiutare le mamme italiane che sempre più a fatica riescono in questo periodo a far quadrare i conti in famiglia e aiutare le mamme siriane, che vedono languire i propri figli in campi profughi, dove dominano malattie e malnutrizioni.
Il gruppo imolese negli ultimi anni è stato al fianco, in particolare, dei piccoli del campo profughi di Bab al Salam, nel nord della Siria, a sei chilometri dal confine con la Turchia.
Finora i 20mila disperati del campo hanno avuto un pasto garantito dalla grande Onlus turca Ihh, ma due settimane fa l’associazione ha fatto sapere di dover sospendere la distribuzione giornaliera di cibo. I siriani che, loro malgrado, chiamano casa quel campo profughi non hanno più nemmeno la certezza di un piatto di riso al giorno.
“Qualcuno potrà pensare che il contributo imolese, attraverso il Bazar della Solidarietà, sia solo una piccola goccia nell’oceano, ma è giusto iniziare da lì – è il pensiero di Lisa Laffi, una delle mamme del gruppo. – La maternità non è solo quel fenomeno biologico nel quale si è coinvolti una, due o tre volte nella vita, per noi essere mamme vuol dire molto di più. Vuol dire aiutare bambini che vediamo in condizioni disperate e che sono a sole 4 ore di aereo da noi. Aspettiamo tante altre donne e uomini che la pensano allo stesso modo al mercatino!
Il ricavato di questo “Bazar della Solidarietà” sarà destinato proprio al cibo. Attraverso Speranza – Hope for Children, un’associazione che opera già da diversi mesi in Siria, le mamme imolesi garantiranno il pane a diverse famiglie di Aleppo, la città che da due anni è sulla linea del fronte.
Ulteriori informazioni sul progetto possono essere reperite a questo indirizzo mail: http://www.speranza-hopeforchildren.org/pane-della-speranza/