IL VESCOVO ANCORA UNA VOLTA TIRA GLI AMMINISTRATORI PER LA GIACCHETTA…

Da tempo il vescovo Tommaso Ghirelli sferza il nostro territorio e in particolare gli amministratori su varie tematiche: i rapporti con il mondo islamico, il recupero della memoria oggettiva e, in occasione del primo maggio, sul tema del lavoro.
Crediamo che sia ora che l’amministrazione dia risposte serie agli imolesi e che dia un segnale importante per non far cadere nel vuoto le parole del vescovo che ha lanciato un doveroso allarme sulla situazione occupazione del nostro territorio e sullo stato di inattività di tanti giovani.
Il nostro assessore al lavoro, Cantelli, da tempo si è dileguato e non lo sentiamo più proferire parola sulle tematiche più pressanti per la nostra Città. I progetti “Imola lavora” e “Circondario lavora” appaiono solo come delle meteore, fantasmi che ogni tanto riappaiono quando il sindaco Daniele Manca deve rilasciare interviste e fare annunci.
L’assessore Marchetti, intanto, sembra più preoccupata di sponsorizzare la coppa del precario e tenere buoni rapporti con la Cgil e Trama di Terre, stretta tra due fuochi: lei che da ex sindacalista si ritrova in una giunta Pd a dover mantenere gli equilibri con associazioni che, di recente, hanno mostrato anche poco rispetto per le Istituzioni. La difesa alla Lanzon, sul caso Marò, è arrivata da più parti mentre assordante è stato il silenzio delle due assessore donne, Marchetti e Lo Buono che hanno preferito tacere sugli attacchi arrivati alla presidente del Consiglio comunale.
In un contesto di guerra “tutti contro tutti”, dove Manca ha vita facile con la compravendita dei consiglieri comunali e con le opposizioni – ahinoi – allo sbaraglio, cerchiamo di far prevalere il buonsenso, mettendo finalmente sul tavolo proposte concrete per il rilancio dell’economica e del lavoro nella nostra Città.

Simone Carapia, capogruppo FI Imola