Signor sindaco, abbiamo apprezzato le parole che ha usato per ricordare il 70° della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo ed anche quelle rivolte al partigiano Vittoriano Zaccherini per la concessione della cittadinanza onoraria di Dozza. Non siamo d’accordo con Lei quando critica la presenza delle bandiere di partito e del sindacato alla manifestazione del 25 aprile. Quelle bandiere rappresentano valori e idealità radicate e ben presenti nella Lotta di Liberazione e nasconderlo vuole dire mistificare la storia in nome di una unità asettica e di facciata. Il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito Comunista d’Italia hanno fatto parte delle precedenti maggioranze di Dozza, contribuendo con consiglieri e assessori al governo del comune; per questo le bandiere con la falce e il martello non erano fuori posto alla manifestazione. Un settarismo indotto dalla situazione politica allora esistente ci ha fatto ritenere in passato che le nostre forze politiche fossero le uniche depositarie dei valori della Resistenza. Oggi non abbiamo nessuna remora a dichiarare che non è stato così e che grande è stato il contributo di tanti, ma Le ricordiamo che senza i comunisti , la loro organizzazione, la loro determinazione, il loro sacrificio che li ha portati ad avere il maggior numero di caduti combattenti, la Lotta di Liberazione non sarebbe neppure iniziata e l’Italia non avrebbe riscattato la vergogna del fascismo, dell’alleanza col nazismo e della vigliaccheria della monarchia. Ci pensi prima di dire, pieno di sé, che Lei non ha bisogno di simboli.
Partito della Rifondazione Comunista- Sinistra Europea Federazione di Imola
Sezione “G.Zappaterra” Partito Comunista d’Italia, Imola