Abbiamo appreso della irricevibile proposta del consigliere di Fornace Viva, Romano Linguerri, di aumentare in modo sproporzionato, visti i tempi e soprattutto in mancanza dei criteri della richiesta, addirittura 200.000 euro in più, il contributo comunale a favore delle scuole d’infanzia paritarie.
Che la proposta giunga da Linguerri non ci stupisce visto che è sostenuto da Comunione e Liberazione.
Ma giustificare questo aumento con il fatto che le scuole paritarie sarebbero più economiche di quelle pubbliche, come sostenuto dall’Assessore Visani è mistificazione, come abbiamo ribadito più volte. I La comparazione che è stata fatta tra costi pro-capite degli alunni di scuole pubbliche e private è assurda e scorretta: il personale delle paritarie è infatti già sostenuto dal privato stesso. Dovrebbe quindi lo Stato (o il Comune), per i difensori della scuola privata, pagare anche il personale delle materne paritarie? E perché mai? Per abdicare alla propria funzione sancita appunto dalla Carta Costituzionale? Personale che peraltro viene selezionato ed assunto in quali modalità? Certamente non per concorso pubblico.
Leggere questa notizia poi a fianco di quella di un gruppo di genitori della scuola primaria Rodari che volontariamente (con spese a proprio carico) hanno imbiancato i locali della mensa scolastica, come i genitori della scuola primaria Marconi che si sono inventati una tombola pur di fare andare i propri figli in gita, non può che farci scandalizzare poiché ci mostra una scuola pubblica in condizione disperate per i tagli drastici, compiuti da tutti i governi che si sono susseguiti da Berlusconi a Renzi.
La domanda che poi ci sorge spontanea è come Linguerri intenderebbe finanziare questa spesa aggiuntiva a carico dell’Amministrazione comunale. Il Comune di Imola ha appena approvato il bilancio di previsione 2015 e ci è parso di capire che non ci sono margini quindi ci dica il consigliere Linguerri: quale spesa intende sacrificare a favore delle scuole paritarie? Forse quella a favore della scuola pubblica?
Il disegno del consigliere a noi pare chiaro: perseguire il processo di privatizzazione dell’istruzione e del sistema scolastico, finanziando le scuole private ed in larghissima parte cattoliche.
Il partito della Rifondazione Comunista lotta per la difesa della scuola pubblica, l’unica che garantisce a tutte e tutti il diritto al sapere perché gratuita, solidale e laica.
Per detti motivi chiediamo che si apra un dibattito pubblico ed una consultazione pubblica per mettere in discussione ogni eventuale aumento del contributo comunale alle scuole paritarie, che metta al centro anche la partecipazione della cittadinanza sul sistema pubblico-integrato delle scuole d’infanzia del Comune di Imola, propedeutico alla discussione sul rinnovo della convenzione in scadenza ad agosto prossimo.
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Imola