Ieri pomeriggio si è svolta l’assemblea del NCI, all’ordine del giorno i rinnovi di alcune convenzioni. Le opposizioni, quasi tutte presenti in aula, hanno garantito il numero legale, date le numerose assenze dei consiglieri Pd, nonchè dello stesso presidente del Circondario, Daniele Manca che, dall’insediamento del NCI si sarà visto al massimo una o due volte.
Come opposizioni siamo rimaste in aula per rispetto di chi, rinunciando ai propri impegni, mette a disposizione il proprio tempo per prendere parte all’Assemblea. Ma abbiamo annunciato che, se la situazione dovesse ripetersi, non esiteremo ad alzarci e andare via. Non è pensabile che siano le minoranze a garantire il numero legale, tantomeno se all’ordine del giorno ci sono punti come il consuntivo di bilancio (previsto per il prossimo 30 aprile).
Ritengo l’atteggiamento della maggioranza poco rispettoso delle Istituzioni e ho colto un certo imbarazzo, ieri, anche nei pochi consiglieri di maggioranza presentatisi in aula il cui voto, notoriamente e per l’aberrazione che contraddistigue questo ente di secondo grado, vale doppio.
Se Daniele Manca, per i troppi impegni di cui è gravato, non riesce a essere presente, può agevolmente abdicare al suo ruolo di presidente in favore di un altro sindaco, per esempio Onelio Rambaldi di Medicina che non si è mai assentato nemmeno alle capigruppo. Ritengo anche piuttosto in contraddizione il fatto che il sindaco di Imola spenda annunci e proclami per questo ente di secondo grado, intervenendo pubblicamente anche con il presidente della Regione Bonaccini per dire che il NCI rappresenta una grande forza all’interno della Città metropolitana, se poi nemmeno lui si presenta alle Assemblee e dimostra non solo di non crederci, ma dà quasi l’impressione che questo Circondario sia solo un ulteriore ‘giochino’ politico atto a preservare una qualche forma di potere contrattuale con la CM.
Ieri inoltre ho notato l’assenza – a mio avviso strategica – del sindaco di Castel del Rio Alberto Baldazzi. All’odg c’era infatti l’intesa per la promozione dell’Appennino Bolognese. L’assenza del sindaco del comune appenninico per eccellenza desta parecchie perplessità, se si pensa che il firmatario della stessa intesa è stato il sindaco di Fontanelice Athos Ponti, quando la delega al Turismo è detenuta (ancora?) da Baldazzi. A mio avviso c’è una spinosa questione politica da risolvere che si origina dalla scelta di Castel del Rio di non applicare la tassa di soggiorno, in netta controtendenza dunque con gli altri Comuni del Circondario. Per tale motivo ho presentato un’interpellanza al sindaco Manca per capire se Baldazzi detiene ancora le deleghe al Turismo, plaudendo in contemporanea alle scelte coraggiose che il Comune alidosiano ha dimostrato e ancora dimostra di fare, in completa autonomia e senza subire passivamente i diktat che arrivano da Imola.
Brigida Miranda, capogruppo La Tua Castel Guelfo NCI
NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE, LE OPPOSIZIONI GARANTISCONO IL NUMERO LEGALE. PRETENDIAMO PIU’ RISPETTO
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