La risposta (che alleghiamo) data dalla Città metropolitana sul tema della messa in sicurezza della Sp 610 Montanara suscita alcune riflessioni.
“Prendiamo atto del fatto che la CM continuerà a monitorare la situazione legata alla incidentalità e alla microincidentalità della Sp 610 – afferma Michele Facci, consigliere metropolitano di Uniti per l’Alternativa -. Vigileremo affinché tutto ciò si concretizzi e non resti un mero annuncio, data l’importanza di questa arteria stradale che fa da collegamento addirittura tra due Regioni”.
“Abbiamo seguito fin dall’inizio tutte le problematiche relative soprattutto all’installazione dei cordoli – prosegue Simone Carapia, capogruppo FI Imola e Circondario -. E anche dalla risposta della CM cogliamo che esistono ancora parecchie criticità legate alla microincidentalità che si verifica soprattutto nei pressi di quei cordoli e che determinò ripensamenti e aggiustamenti in corso d’opera”.
Critico, al riguardo, il capogruppo di Vallata libera Manuel Caiconti:
“Spiace ancora una volta prendere atto del fatto che la Montanara, a seguito dei lavori, non sia in grado di sostenere nemmeno il passaggio del Giro d’Italia, soprattutto nel tratto di Casalfiumanese. Una situazione che ha determinato scontento nelle attività commerciali poste lungo la Montanara. Anche sul fronte dell’analisi che fa la CM sorgono parecchie domande: è bene sottolineare che gli incidenti gravi e/o mortali verificatisi prima dei lavori di messa in sicurezza, in larga parte non sono avvenuti nelle zone dove sono stati posizionati i cordoli. Per contro la microincidentalità è addirittura raddoppiata. E’ singolare, poi, che la CM riporti il caso di un sinistro verificatosi a Borgo Tossignano nel punto in cui un cordolo era stato rimosso e non riporti, per esempio, la circostanza che molti sinistri classificati nella categoria ‘microincidentalità’ siano stati in realtà parecchio pericolosi, come quello verificatosi a Casale, dove una macchina si ribaltò completamente dopo aver urtato un cordolo e l’autista uscì miracolosamente illeso solo perché andava piano. Noi crediamo che le analisi vadano fatte in modo dettagliato ed esaustivo e non solo per portare acqua al mulino dell’ex Provincia e ora della CM. A nostro avviso, gli unici lavori che andavano fatti sulla Sp 610 riguardavano l’installazione dei semafori e poco altro. Il restringimento eccessivo della carreggiata in troppi punti della Montanara determina tuttora criticità che auspichiamo che la CM tenga monitorate, vagliando future soluzioni”.