Sul caso delle Acque minerali e della discoteca vogliamo vederci chiaro: prima l’assessore Davide Tronconi ostenta una presunta volontà di dialogo, dicendo che troverà una soluzione per rivedere i termini della convenzione. Poi non se ne sa più nulla e il gestore decide di mettere in liquidazione la società a seguito di un solo sopralluogo dell’Arpa che fa decretare al Comune la sospensione delle attività.
Poi, improvvisamente, la soluzione: varare un nuovo regolamento per disciplinare le attività rumoristiche anche per la discoteca. Viene da dire: non ci potevano pensare prima? O forse c’era già un altro progetto nella mente dell’amministrazione, vale a dire togliere la gestione all’attuale società per affidarla ad altri? Sappiamo che il gestore non è ancora stato interpellato sulle nuove volontà dell’amministrazione, dunque ancora una volta la giunta presta il fianco a situazioni poco chiare e poco trasparenti.
Vigileremo per quanto possibile su questa situazione anche se, a questo punto, è palese che siamo in presenza di un’amministrazione che dice e fa quello che vuole, in barba alle convenzioni ma anche in barba ai sacrifici degli imprenditori che tentano di investire nella nostra Città nonostante la crisi e nonostante politiche che non vanno certo a loro vantaggio.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola