Qualche giorno fa molti titolari di pensione si sono visti recapitare una raccomandata, dall’ufficio INPS di Imola, in cui si annunciava che sarebbero stati detratti 154,53 euro per importi non dovuti a seguito di un controllo sulla dichiarazione dei redditi 2012.
Le persone che me lo hanno segnalato sono titolari di pensioni MINIME e viene comunicato che la somma verrà loro detratta in 10 (comode ?) rate a partire da Aprile 2015. Non ci sono altre spiegazioni e si fa lacunosamente riferimento alla L.388/2000.
Ora io non credo che un titolare di pensione minima (che equivale alla somma di circa 500 euro considerata soglia minima di sopravvivenza), debba vedersi decurtata una qualsiasi somma.
Naturalmente l’INPS annuncia che si può fare ricorso entro 90 gg ma nel frattempo si trattiene la cifra.
Cosa fa ritenere l’INPS in diritto di fare questo se i titolari della suddetta somma NON sono (per reddito) neppure tenuti a compilare il mod.730, non avendo alcuna altra fonte di reddito? A che titolo avrebbero ricevuto somme non dovute?
La realtà, purtroppo, è che se un anziano riceve una missiva del genere nella maggior parte dei casi da per scontato che la richiesta sia legittima…e lascia, anche per timore, correre. A me è bastata una telefonata per scoprire che, invece, la richiesta non è giustificata.
Allora amici, se avete parenti o amici che hanno ricevuto questa missiva, vi invito ad informarvi presso un caf ovvero a recarvi presso gli sportelli INPS ed esigere spiegazioni ed eventualmente la cancellazione dell’atto.
Manuel Caiconti