Promuovere la cultura del contrasto alle infiltrazioni mafiose anche attraverso gli strumenti di responsabilità sociale come lo Statuto comunale e il Codice etico delle società partecipate. E’ questo l’obiettivo di una mozione depositata a Imola dal capogruppo di Forza Italia Simone Carapia, per dare un messaggio forte anche in occasione della XX Giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime delle mafie che sarà celebrata il prossimo 21 marzo a Bologna.
“Le infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna sono ormai una realtà di fatto e a qualunque livello le Istituzioni si stanno impegnando per mettere in campo azioni di lotta e di contrasto alla criminalità organizzata – spiega Carapia -. Siamo convinti che anche gli enti e le società a partecipazione pubblica possano dare un segnale attraverso i propri Statuti e Codici etici”.
Per questo Carapia ha proposto una modifica allo Statuto comunale di Imola al fine di inserire al suo interno “tra i valori professati, un richiamo specifico alla lotta e al contrasto alle infiltrazioni mafiose e alla corruzione”. Ma la proposta di Carapia si spinge oltre e arriva a coinvolgere anche le società partecipate come Hera spa.
“Hera spa è una delle massime società partecipate dal pubblico, che opera in settori molto ampi della sfera economica e ogni tre anni sottopone ad aggiornamento il proprio Codice Etico – afferma Carapia -. L’ultimo aggiornamento è avvenuto nel 2013, coordinato dal Comitato Etico; il dibattito per il prossimo aggiornamento si aprirà nel 2016. Il Codice Etico di Hera spa, pur genericamente richiamando i principi di legalità e onestà, non contiene ancora un impegno specifico a non avviare relazioni commerciali con soggetti dei quali sia conosciuta o sospetta l’appartenenza ad organizzazioni criminali di stampo mafioso e, più in generale, un impegno al contrasto alle infiltrazioni mafiose nei settori nei quali la multiutility esercita la sua attività”. Per questo l’impegno rivolto al sindaco e alla giunta “ad avanzare, nelle sedi competenti, proposta di modifica del Codice Etico di Hera, massima espressione di società a maggioranza pubblica del nostro territorio” ma anche “a verificare che le società partecipate dal Comune siano dotate di Codice Etico, a sollecitare l’adozione di tale Codice nel caso in cui ne risultassero sprovviste, e a richiedere che tale Codice contenga, tra i valori di riferimento, il richiamo specifico alla lotta e al contrasto alle infiltrazioni mafiose e alla corruzione”.
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