IMOLA – Semmai avessimo avuto qualche dubbio sul fatto che il Comune stia in tutti i modi cercando di fare ‘cassa’ con le multe, ora questi dubbi sono completamente fugati. Nel bilancio previsionale 2015, l’introito da multe sarà di – udite udite – 3 milioni 225mila euro, mentre nel 2014 l’incasso definitivo era stato di 2milioni 793 mila. Un aumento di 432mila euro pari al 17% circa.
Insomma, questa amministrazione proprio non riesce a non tassare i cittadini. E, mentre il sindaco annuncia che le imposte e le tasse non sono aumentate (e non vediamo come potrebbero ulteriormente aumentare visto che l’addizionale Irpef è stata aumentata lo scorso anno con un “blitz”, la Tasi è già alla massima aliquota per non parlare delle stangate tares/tari su cui gli sgravi sono stati poco più di un’elemosina, poi aggiungiamo la tassa di soggiorno perché gli imolesi erano già stati abbastanza spremuti quindi ci rivolgiamo anche ai turisti…), nei meandri del bilancio troviamo che il Comune ricorre a tutti gli espedienti possibili e immaginabili per succhiare soldi ai cittadini.
Tra l’altro è previsto anche un aumento di 60 mila euro da occupazioni di suolo pubblico, cioè altre tasse, altri soldi, altre imposte a carico di cittadini e imprese. Tutto questo in barba all’inchiesta photored di cui non abbiamo ancora notizia rispetto all’esito…
Cosa dobbiamo pensare? Che l’amministrazione comunale dopo il solito annuncio di voler fare della sicurezza e della lotta al degrado la priorità, dopo l’arrivo del nuovo comandante Vasco Talenti, ora ha fatto già dietrofront e la priorità è diventata nuovamente quella di fare cassa? Non vorremmo pensare che Talenti si sia già adeguato alla linea dell’amministrazione comunale. Auspichiamo che le priorità restino quelle annunciate fin dall’inizio: lotta al degrado, ai furti, all’accattonaggio e alla prostituzione e puntare seriamente sul Corpo unico della municipale che speriamo non resti solo un buon intento sulla carta.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola