Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo FI Imola
La Città di Imola ancora vittima delle ideologie che vedrebbero contrapposti fascisti e antifascisti: così anche stavolta l’amministrazione comunale ha deciso di non autorizzare il banchetto di Forza nuova, un partito politico che si è candidato anche alle elezioni. Il Comune non può e non deve fare discriminazioni. Politica e cultura non possono e non devono essere monopolio culturale della sinistra, di una certa sinistra che vorrebbe dettare legge a tutta la Città.
Impedire a un movimento legalmente costituito di fare un banchetto in piazza significa sconfitta della libertà di parola, di pensiero e di opinione. La Città non può essere in balìa di quattro finti comunisti che si atteggiano a paladini della giustizia e che pretendono sempre di avere in tasca qualunque tipo di verità, storica o politica che sia.
In questa Città ormai c’è una vera e propria cappa culturale. Abbiamo tentato di portare a Imola il film sull’eccidio di Codevigo, una verità storica a lungo negata, ci hanno sbarrato tutti la porta.
E basta guardare cosa è accaduto anche ieri, dopo la manifestazione per i Marò. I quattro esponenti comunisti che sono rimasti – leggasi Caranese & C. – si sono addirittura scagliati, su facebook con interventi beceri, contro la Lanzon e Panieri, colpevoli di aver partecipato a una manifestazione istituzionale a favore del nostro Esercito italiano, colpevoli di aver sfilato al fianco della ‘destra’, perché nella loro mente esiste solo questa dicotomia. Per loro non c’è altro. Noi dovremmo accettare che al flash mob contro la violenza sulle donne si offendano i Marò e poi non possiamo nemmeno organizzare una manifestazione senza essere insultati. Per questi quattro comunisti rimasti non esistono i problemi della Città sui quali sono sempre assenti… anzi a dirla tutta sono loro che creano il problema prima alleandosi con Manca, poi uscendo dalla coalizione, dimostrando di non avere affatto le idee chiare sul Governo della Città.
Poi vorrebbero farci credere che loro sono gli anarchici, gli antisistema. Vengono a cacciare via da Imola quelli di Forza Nuova che chiedono di fare un banchetto, poi si alleano con Comunione e Liberazione, scendono a patti e inciuciano con il Pd. Queste persone, poche in verità, che ancora tengono Imola in ostaggio culturalmente parlando, farebbero bene a farsi da parte per il bene di una Città ancora vittima di ideologie che devono trovare spazio, ormai, solo nei libri di storia.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola