“Quello che accade a Bologna dove undici professori e sette genitori hanno presentato ricorso al Tar per dire no alle benedizioni di Pasqua a scuola, ma in orario extrascolastico, è assolutamente fuori dal mondo e di una gravità inaudita”. Così il gruppo della Lega Nord in regione Emilia Romagna condanna senza se e senza ma la presa di posizione di insegnanti e genitori dell’Istituto comprensivo 20 di Bologna, e del Comitato “Scuola e Costituzione” vicino alla Cgil. “Secondo questi genitori e professori – attacca la Lega -, la delibera del consiglio d’istituto che autorizza le benedizioni pasquali del personale, dei genitori e degli alunni va annullata perché le benedizioni non costituiscono attività didattica o culturale e dunque non sono classificabili tra le attività scolastiche e neppure extrascolastiche. Un assurdo. Probabilmente nemmeno la pausa per il pranzo è classificabile come attività culturale, eppure nessuno ha mai obiettato chiedendo al Tar che a scuola si digiuni”.
“Siamo davanti a un atto gravissimo, alla totale perdita dei valori e della nostra cultura. Ma come si può pensare di creare una società rispettosa dell’altro quando le prime cose che non si rispettano sono le nostre radici e la nostra storia? Le benedizioni erano state chieste dai parroci a cui le tre scuole dell’Istituto (Carducci, Rolandino e Fortuzzi) fanno riferimento e rappresentano sicuramente un momento di unione e di cultura. Proprio di quella cultura di cui parlano i professori e i genitori accusando la scuola di non si sa che cosa. Le benedizioni sono in orario extrascolastico e come tali non obbligatorie”.
“Ancora una volta – attacca la Lega – siamo davanti a una forte discriminazione nei confronti della nostra gente: dopo avere chiesto di sostituire il Natale con la Festa della Neve, ora si arriva anche a chiedere di vietare la benedizione Pasquale. E il prossimo atto? L’abolizione delle chiese? Per quello che ci riguarda – attacca il gruppo regionale del Carroccio – siamo pronti a portare avanti la battaglia in ogni sede per difendere e tutelare le nostre radici”.
Battaglia che assicura anche il gruppo leghista in Consiglio Comunale a Bologna attraverso un’interrogazione al sindaco per sapere “se non ritenga che andare contro un voto autonomo della scuola che si è espressa con una maggioranza schiacciante per la benedizione, sia un insegnamento poco democratico per i bambini; se non ritenga che il laicismo portato all’esasperazione sotto forma quasi integralista sia anch’esso un sopruso ed una violenza e se è intenzione dell’amministrazione esprimere una propria dichiarazione nel merito”.
Simone Boiocchi, Lega Nord