Presentati oggi gli obiettivi della legislatura nella conferenza stampa sul bilancio della Città di Imola. Maxi investimenti e riduzione del debito. Ecco il commento del sindaco di Imola Daniele Manca
IMOLA – Un bilancio non è fatto solo di numeri, ma è un progetto, rappresenta un’idea di città.
Oggi abbiamo presentato i nostri obiettivi di legislatura, quello che vogliamo fare per cambiare il volto della città da qui alla fine del mandato. Orizzonte 2018, per rendere Imola più moderna, più vivace, più bella, più capace.
In questi anni abbiamo fatto scelte importanti.
Abbiamo ad esempio ridotto il debito da 109 a 60 milioni di euro, a dimostrazione che teniamo i conti in ordine anche quando tendono a sfuggire di mano.
Abbiamo rafforzato il sistema delle società pubbliche.
Oggi, anche se dovremo ancora ridurre la spesa, per rispondere alle richieste del governo al sistema degli enti locali (per Imola la riduzione sarà intorno ai 2,5-3 milioni di euro), possiamo presentare un bilancio di previsione 2015 in cui non aumentano le tasse né le tariffe.
Ma soprattutto possiamo rimettere in moto gli investimenti. Sono oltre 120 milioni quelli che il sistema pubblico impiegherà fino al 2018 per cambiare il volto della città, per modernizzarla, per migliorarla.
Quattro sono i capitoli di questo progetto:
– le grandi opere e i maxi progetti (37 milioni di euro per il completamento dell’asse attrezzato, il secondo ponte sul Santerno, l’Autodromo e l’Osservanza);
– i luoghi del sapere, cultura, arte, bellezza (con interventi sui palazzi storici, il municipio, la biblioteca comunale, la Rocca sforzesca e altri per circa 3 milioni);
– i servizi ai cittadini e alla comunità (11 milioni di euro che serviranno per rimettere a posto scuole, per i centri sociali, gli impianti sportivi, per gli attesi lavori al Piratello e per sistemare i servizi comunali alla Sala Miceti);
– l’ambiente, la manutenzione e la sicurezza, in cui sono ricomprese le strade, la videosorveglianza, la discarica di via Pediano, i percorsi ciclopedonali, il tutto per oltre 15 milioni di euro.
Ecco il nostro progetto, che realizzeremo insieme a CON.AMI, a Hera, ad Area Blu e BeniComuni, insomma grazie all’esistenza di un modello di società pubbliche che non ha eguali in Italia.
Daniele Manca
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