IMOLA – Apprendiamo dalla stampa che nelle scuole Carducci frequentano 6 bambini stranieri su 10. La situazione è nota da tempo e a poco sono servite le richieste della dirigente dell’I.C. n.2 e dell’opposizione alla giunta per trovare strategie di soluzione.
Anzi, sembra che al comune le cose vadano bene così, visto che nella domanda di iscrizione per il prossimo anno scolastico l’amministrazione comunale ha aumentato il punteggio attribuito allo stradario a 50 punti rispetto all’anno precedente che era di 40 e diminuito quello attribuito ai genitori che lavorano (20 punti quest’anno contro i 30 dell’anno scorso).
In questo modo, in base al quartiere di appartenenza, si è costretti a frequentare una determinata scuola senza possibilità di scelta per le famiglie.
L’anno precedente, noi come Movimento 5 Stelle, avevamo proposto, durante una commissione sulla scuola, di diminuire il punteggio di stradario e aumentare i punti attribuiti ai genitori che lavorano; in questo modo, le famiglie dei bambini stranieri, nelle quali solitamente lavora solo un genitore, avrebbero avuto più possibilità di entrare nelle scuole che richiedono.
Anche i genitori degli alunni stranieri non vorrebbero che i loro figli fossero concentrati nella scuola ghetto perché vedono la carriera scolastica del figlio come una sorta di riscatto sociale, ma spesso non hanno altre possibilità perché in base ai punteggi, rimangono fuori dalle altre scuole. Ad esempio l’anno scorso sono rimasti fuori 10 bambini dalle scuole Pelloni Tabanelli, 9 dei quali erano stranieri e si sono dovuti iscrivere alle Carducci.
Anzi, sembra che al comune le cose vadano bene così, visto che nella domanda di iscrizione per il prossimo anno scolastico l’amministrazione comunale ha aumentato il punteggio attribuito allo stradario a 50 punti rispetto all’anno precedente che era di 40 e diminuito quello attribuito ai genitori che lavorano (20 punti quest’anno contro i 30 dell’anno scorso).
In questo modo, in base al quartiere di appartenenza, si è costretti a frequentare una determinata scuola senza possibilità di scelta per le famiglie.
L’anno precedente, noi come Movimento 5 Stelle, avevamo proposto, durante una commissione sulla scuola, di diminuire il punteggio di stradario e aumentare i punti attribuiti ai genitori che lavorano; in questo modo, le famiglie dei bambini stranieri, nelle quali solitamente lavora solo un genitore, avrebbero avuto più possibilità di entrare nelle scuole che richiedono.
Anche i genitori degli alunni stranieri non vorrebbero che i loro figli fossero concentrati nella scuola ghetto perché vedono la carriera scolastica del figlio come una sorta di riscatto sociale, ma spesso non hanno altre possibilità perché in base ai punteggi, rimangono fuori dalle altre scuole. Ad esempio l’anno scorso sono rimasti fuori 10 bambini dalle scuole Pelloni Tabanelli, 9 dei quali erano stranieri e si sono dovuti iscrivere alle Carducci.
Mentre, addirittura ci hanno riportato, che chi ha le possibilità e vive in centro storico, affitta per qualche mese un appartamento in un altro quartiere, così da poter iscrivere il figlio nella scuola desiderata.
Concentrando gli alunni stranieri in un’unica scuola consente di conseguenza di averne meno nelle altre scuole. Ma così si contravviene alla legge nazionale e ai regolamenti comunali e a tutti i principi morali di accoglienza, integrazione e pari opportunità.
E’ un peccato che a Imola non si voglia risolvere questo problema perché anche le famiglie straniere vorrebbero che i propri figli si integrassero e che non fossero relegati in un’unica scuola.
Concentrando gli alunni stranieri in un’unica scuola consente di conseguenza di averne meno nelle altre scuole. Ma così si contravviene alla legge nazionale e ai regolamenti comunali e a tutti i principi morali di accoglienza, integrazione e pari opportunità.
E’ un peccato che a Imola non si voglia risolvere questo problema perché anche le famiglie straniere vorrebbero che i propri figli si integrassero e che non fossero relegati in un’unica scuola.
Movimento 5 Stelle Imola