
Dunque, chi deve autorizzare l’ampliamento? La Provincia o la Regione? E perché il ConAmi, proprietario della discarica, dà l’ampliamento praticamente per certo?
“Le affermazioni dell’assessore Gazzolo non sono in contraddizione con quanto affermato dal presidente del ConAmi Stefano Manara – spiega Manca -. L’attività istruttoria per l’ampliamento della discarica va avanti da anni e il piano regionale dei rifiuti conferma che il sito imolese è strategico per l’attuazione del piano. Mi rifiuto di cedere all’ideologia secondo la quale questi impianti non servano, non voglio ritrovarmi con un’emergenza rifiuti in Emilia Romagna”.
Insomma, se l’assessore regionale Gazzolo per il momento afferma che non esiste autorizzazione, il sindaco di Imola Daniele Manca lascia intendere che la stessa Regione non potrà bocciare la proposta di ampliamento. Pena la difficoltà di attuazione dello stesso Piano regionale.
“Non esiste nessun ‘caso’ – ha ribadito l’assessore all’Ambiente di Imola Davide Tronconi -. La Regione in questa fase non avrebbe potuto rispondere diversamente. Noi abbiamo una lettera della direzione generale Ambiente protocollata dal ConAmi nell’ottobre 2014 che sancisce da un lato la capacità residua dell’impianto Pediano che si esaurirà nel 2016 e dall’altro la necessità di un ampliamento per 1,5 milioni di tonnellate”.
Intanto, il prossimo 2 marzo, si svolgerà in discarica la Commissione richiesta dal Partito democratico.
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