Dal capogruppo Pd in Consiglio, Marcello Tarozzi, la proposta è chiara: “l’imposta di soggiorno rappresenta una soluzione per poteziare la promozione del sistema turistico locale senza aumentare la pressione fiscale sugli imolesi. L’imposta, infatti, concordata con i rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno contribuito alla redazione del Regolamento, verrà corrisposta dai non residenti che pernotteranno nelle strutture ricettive della nostra Città, per un massimo di cinque giorni; le risorse così raccolte, verranno utilizzate per interventi in materia di turismo e a sostegno delle strutture ricettive, compresi gli interventi di manutenzione, recupero e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali e dei relativi servizi pubblici”. Ma la replica del capogruppo di Forza Italia, Simone Carapia, è dura: “Lo ribadiamo da tempo: è assurdo che si possa pensare di incentivare il turismo sul nostro territorio imponendo al visitatore un balzello aggiuntivo manco fossimo in una grande località turistica come Venezia o Firenze. La nostra amministrazione dopo aver pesantemente tassato gli imolesi, tra Imu, addizionale Irpef, Tares, Tari e multe per fare cassa, ora si accinge a spremere i non imolesi. Siamo bravi tutti a fare cassa imponendo nuove tasse”.