Anche ieri mattina, per la terza volta, la forza pubblica ha provato a dare esecuzione allo sfratto emesso da mesi per una famiglia di origini straniere, residente in una casa popolare di via Callegherie. La decadenza dell’affitto è dovuta al fatto che uno dei componenti della famiglia, 28enne, è finito ai domiciliari per aver coltivato marijuana nell’appartamento usato dunque a fini illeciti. E come da normativa regionale, l’appartamento deve essere abbandonato. Ieri mattina c’è stata tensione a via Callegherie perchè una ventina di persone, parenti e amici della famiglia, hanno impedito l’accesso alla casa da parte delle forze dell’ordine. La famiglia però ha impugnato l’esecuzione di sfratto: nel frattempo infatti il 28enne finito ai domiciliari (e già con precedenti per droga) ha cambiato casa. Si attende la sentenza del Tribunale ai primi di marzo.
Sulla vicenda interviene il consigliere regionale Daniele Marchetti
“La vicenda di via Callegherie ormai sembra infinita, ma non mi darò pace fin quando quella famiglia non sarà fuori da quell’alloggio popolare in cui vivono tutt’oggi, nonostante alcune gravi violazioni del regolamento comunale che hanno portato all’avvio della procedura di decadenza dell’assegnazione.
Proprio per questo, subito dopo al mio insediamento in Consiglio Regionale, ho provveduto a depositare immediatamente un’interrogazione rivolta alla Giunta, facendogli notare che siamo di fronte a delle gravi violazioni non solo del regolamento comunale imolese, ma addirittura della Legge Regionale che regolamenta la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
La questione ha dell’incredibile: ci sono persone oneste che non riescono a pagare alcune mensilità per gravi difficoltà economiche a cui viene recapitato in breve tempo l’avviso di ACER che intima a saldare tutto l’arretrato, pena lo sfratto, mentre a queste persone, che hanno utilizzato il proprio alloggio per scopi illeciti, viene garantito tutto.
Ora apprendo per mezzo stampa, perché non ho ancora ricevuto risposte alla mia interrogazione, che si sta attendendo il pronunciamento del giudice previsto per inizio marzo, fattore che ha portato all’ennesimo rinvio dello sfratto.
Evidentemente la famiglia è ben consigliata, non è un caso che il figlio, colui che si è reso protagonista degli illeciti avvenuti all’interno dell’appartamento, abbia preso una residenza fittizia, dato che gli abitanti della zona continuano a vederlo nella casa popolare in questione, per tentare di bloccare lo sfratto.
Sono intervenute pure le truppe cammellate dello sportello antisfratto imolese, un gruppetto di giovani annoiati che ha come hobby quello di difendere delle persone che hanno infranto la Legge e che vivono ingiustamente nell’alloggio popolare che potrebbe essere assegnato ad una delle tante famiglie imolesi in difficoltà.
Nonostante tutto però non mi fermerò, è una questione di principio.”
Daniele Marchetti
Segretario Lega Nord imolese
Consigliere Regionale Lega Nord
349-5375175