Tralicci corrente spezzati in via Volta
Troppo gravi i disagi procurati da una nevicata non eccezionale. Non può andare in tilt una Città come Imola e tutto il suo Circondario per così poco. E dire che era stato preannunciato per tempo.
“Visto quanto accaduto nella giornata di ieri, si può benissimo affermare che i gravissimi disagi non sono minimamente giustificabili – afferma Simone Carapia, capogruppo FI a Imola e Circondario – Per questo chiederò di poter svolgere una comunicazione in aula su tutta la vicenda. Ci sono due fondamentali aspetti da chiarire: il primo riguarda l’annoso problema della scarsa pulizia delle strade e dei rami che si spezzano. Ma di cosa ringrazia l’assessore Tronconi la Benicomuni? A noi sembra che il servizio sia decisamente peggiorato con l’avvento di questa società in house. Ci risulta, ma di questo chiederemo conferma in Consiglio, che gli sbadilatori ‘volontari’ non siano stati chiamati dal Comune visto che gli stessi attendono ancora di essere rimborsati per il lavoro svolto due anni fa! E’ altresì inconcepibile il disagio che si crea ogni volta con il nostro sistema fognario, gli allagamenti in campagna e sulla lughese. Significa che qui c’è qualcosa di serio che non va, se la nostra rete fognaria non riesce a ‘metabolizzare’ 15 centimetri di neve. E’ necessario che Hera dia delle spiegazioni immediate. Dopo l’alluvione del 20 settembre, non dovevamo farci trovare così impreparati. Il sindaco Manca ma anche la Regione deve dare risposte chiare e tempestive anche sulla legislazione in fatto di pulizia degli alvei dei fiumi”.
Sulla vicenda interviene anche Manuel Caiconti, capogruppo Vallata libera a Casalfiumanese.
“Non si capisce francamente per quale motivo due paesi della Vallata, Fontanelice e Castel del Rio siano rimasti al buio per oltre 24 ore – afferma Caiconti -, mentre Casalfiumanese e Borgo hanno avuto un disagio di 8-10 ore. Dopo aver fronteggiato l’emergenza, ora è il momento di capire a chi ascrivere queste responsabilità. I sindaci devono far sentire la propria voce. E’ possibile che un po’ di neve produca questi danni o è possibile che Enel, in questo frangente, abbia fatto delle scelte ‘numeriche’, allacciando la corrente in alcune zone piuttosto che altrove, creando aree di serie A e altre di serie B? Senza contare che anche stavolta il guado di Carseggio, più che rappresentare una sicurezza, si è rivelato un potenziale pericolo visto che all’opera mancano gli indispensabili dispositivi di sicurezza”.
Vito Vecchio, capogruppo “Per Fontanelice” punta l’attenzione sui ritardi dell’amministrazione.
“Si è atteso troppo – spiega Vecchio -. I cittadini erano spaesati soprattutto perché non c’è stato nessun tipo di comunicazione con l’amministrazione. Nessuno sapeva nulla, se chiamavi Enel ti riagganciavano il telefono. A nostro avviso ci sono stati ritardi anche nell’uscita dei mezzi e nella pulizia delle strade. Andava assolutamente allertata la Protezione civile visto che molti anziani sono rimasti al freddo tutta la notte, mentre alla casa di riposo hanno dovuto provvedere con generatori di corrente. Non si può aspettare sempre che Dio ce la mandi buona. Anche noi chiederemo al sindaco di relazionare in Consiglio”.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola
Manuel Caiconti, capogruppo Vallata libera
Vito Antonio Vecchio, capogruppo Per Fontanelice