DOZZA – Condividiamo il grido di allarme lanciato da Confagricoltura sugli assurdi parametri IMU dei terreni montani e collinari decisi dal Governo. L’assessore al bilancio Barbara Pezzi spiega che: “Fino ad ora i comuni della vallata (montani) erano esenti dal pagamento IMU sui terreni agricoli, mentre a Dozza una parte erano già assoggettati all’imposta e una parte (collinari) esenti. Il decreto interministeriale del 28 novembre scorso ha modificato questa impostazione ed ha introdotto il pagamento dell’imposta per tutti i terreni agricoli”.
In una situazione di grave crisi economica le aziende agricole con questa imposta sono ancor più in difficoltà “Nel luglio scorso questa amministrazione ha fissato l’aliquota per i terreni agricoli al 7,6 per mille (la più bassa del circondario) – continua l’assessore – ma con questa modifica governativa viene di fatto vanificato il nostro intento”.
Dalle tabelle della Confagricoltura si evince che “Dozza è la più cara” rispetto ai terreni agricoli della vallata ma non si spiega il perché: “Per definire l’IMU occorre moltiplicare l’aliquota del 7,6 per mille al reddito dominicale dei terreni risultante da catasto – continua l’assessore Pezzi – il quale varia sulla base del tipo di coltura a cui sono destinati i terreni. Evidentemente i terreni collinari del comune di Dozza, in gran parte adibiti a vigneto ed agricoltura specializzata, presentano redditi dominicali elevati”.
Ci associamo pertanto alla richiesta della Confagricoltura nel chiedere un tempestivo intervento ministeriale per ridefinire le modalità di esenzione di IMU agricola per le aree montane e collinari.
23 gennaio 2015
PROGETTO DOZZA