BOLOGNA – Avere accesso alle modalità che la scienza medica concede, per chi intende avere un parto indolore, dovrebbe essere un diritto di tutte le future mamme. Non una questione legata alle possibilità di reddito. Lo afferma Daniele Marchetti (consigliere regionale Ln), che ha depositato un’interrogazione al Consiglio regionale per denunciare la situazione dell’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola: «A causa della parziale mancanza di una persona dedicata alla partoanalgesia (il parto indolore; ndr) nell’ospedale imolese – dice Marchetti – il servizio è ora attivo solo per le partorienti il cui travaglio inizia dalle ore 14.» Dall’Ausl di Imola si apprende che, nei prossimi mesi, il servizio dovrebbe avere una copertura per l’intera giornata, «ma a pagamento. Dunque – sottolinea il consigliere leghista – non accessibile a tutte le donne che desiderano accedervi.» Quello che Marchetti chiederà alla Regione, attraverso un’interrogazione, è la possibilità di uniformare il servizio, rispetto a quanto accade già in tutte le altre strutture ospedaliere dell’Emilia-Romagna; «cioè estendere la partoanalgesia gratuita tutti i giorni e a tutte le ore, per un diritto alla salute e al benessere che non deve essere legato alle possibilità economiche di una famiglia.»
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