E’ stato proclamato, dalle segreterie nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, lo stato di agitazione dei lavoratori della Mercatone Business, azienda con radici profonde nel circondario che nei giorni scorsi ha presentato al Tribunale di Bologna istanza di concordato preventivo.
Le segreterie nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno proclamato oggi lo stato di agitazione dei lavoratori della Mercatone Business, azienda leader nel settore della distribuzione di mobili, chiedendo un “incontro urgente sul piano industriale, per fare chiarezza sulle “possibili ricadute occupazionali”.
A seguito della notizia dell’istanza di concordato preventivo avanzata dal marchio, noto per la distribuzione organizzata del mobile, complementi di arredo e casalinghi con 79 punti vendita in tutta Italia e circa 3.500 dipendenti, le sigle sindacali scrivono di non essere sorprese in quanto “avevamo già compreso negli ultimi mesi che la situazione aziendale stava rapidamente degenerando: negli ultimi tre anni abbiamo sottoscritto accordi sindacali per l’utilizzo dei contratti di solidarietà, che dovevano avere lo scopo di consentire un processo di riorganizzazione dei punti vendita, tale da rilanciare l’azienda e renderla competitiva e contenere, al contempo, il costo del lavoro per salvaguardare l’occupazione”.
“Ancora non sappiamo nulla di certo circa le ricadute che l’istanza di concordato preventivo
potrà avere sui dipendenti di Mercatone Business e non abbiamo alcuna informazione sul
piano industriale che dovrà necessariamente essere presentato al Tribunale di Bologna”. Inoltre occorre “affrontare le immediate ricadute su lavoratrici e lavoratori, ad esempio il pagamento della Cigs per i lavoratori dei punti vendita Tre Stelle e Mercatone Business chiusi solo alcuni mesi fa, il pagamento della solidarietà per tutti gli altri lavoratori”.
Per questo, prosegue la nota dei sindacati, appare “necessaria l’apertura di un tavolo sia con
l’azienda che con le massime istituzioni, a cui chiederemo di farsi garanti della salvaguardia di
lavoratrici e lavoratori e, dunque – concludono Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil –
proclamiamo lo stato di agitazione, riservandoci di promuovere ogni eventuale iniziativa di
mobilitazione”.

More Stories
“Ecologista” a Roma, assente sul Santerno: Bonelli e il massacro verde imolese
Romania, decisione storica della Corte Suprema: chi ha subito danni dopo il vaccino anti-Covid può citare in giudizio anche lo Stato
Google e Amazon, il prezzo del silenzio: Israele viene pagato ogni volta che l’Italia accede ai suoi dati.