IMOLA – I motivi ufficiali delle dimissioni sono di carattere professionale, un incarico importante che non si può rifiutare.
Ma è anche una questione di incompatibilità perché l’incarico professionale è con Hera luce, società del gruppo Hera, sebbene la sede sia a San Mauro Pascoli.
Certo è un bel colpo per il Consiglio comunale e per il PD perdere una delle figure di spicco come Selena Mascia, ingegnere ambientale, 37 anni, originaria di Austis in Sardegna ed eletta alle scorse amministrative con 427 voti di preferenza. Dimissioni che arrivano un po’ come un fulmine a ciel sereno ma che d’altro canto dimostrano come, di fronte a un percorso professionale in crescita, la politica non può sempre rappresentare la priorità.
Le cause delle dimissioni le chiarisce proprio l’ex consigliera: “A seguito di difficoltà economiche l’azienda nella quale lavoravo, rivestendo un ruolo tecnico, a metà dello scorso anno ha deciso di ridurre in maniera consistente e graduale la propria attività. Ho avuto la fortuna di poter valutare due offerte di lavoro attinenti al mio profilo, una proveniente da un’importante multinazionale del settore e un’altra arrivata dall’azienda Hera Luce (società del gruppo Hera) con sede a San Mauro Pascoli. La mia scelta è stata fatta sulla base di diverse motivazioni, la più importante e rilevante quella di lavorare all’interno del territorio regionale (anche se questo mi costringe a percorrere giornalmente oltre 140 km per coprire il tragitto casa/lavoro) coniugando così le mie esigenze familiari e dei miei due figli in tenera età. Poiché l’azienda in questione ha dei servizi attivi anche sul Comune di Imola mi sono subito preoccupata di verificare una eventuale incompatibilità. Valutati i rapporti che intercorrono tra l’attuale azienda e il Comune di Imola in relazione alla categoria contrattuale a me attribuita, pur svolgendo un ruolo di dipendente analogo a quello ricoperto nell’azienda precedente, si evincono possibili profili di incompatibilità tra il mio nuovo lavoro e la carica di consigliere comunale avendo poteri di coordinamento”.