IMOLA – Il 19 gennaio 1969 lo studente cecoslovacco Jan Palach immolò la sua giovane vita in un estremo atto di protesta contro l’occupazione Russa del proprio paese. Questo gesto rappresenta ancora oggi uno dei punti più alti dell’eterno confronto tra libertà e dittatura. L’ Europa occidentale si era già affrancata dai regimi totalitari nazi fascisti, mentre, oltre la cortina di ferro, l’inverno della dittatura comunista stava cominciando a far intravedere i primi timidi raggi di luce.
L’Associazione Culturale ImolaMigliore, dodici mesi fa, lanciò la proposta, al nostro Consiglio Comunale, di ri-dedicare un luogo a ricordo del giovane rivoluzionario (già nel 1978, in occasione del decennale del sacrificio di Palach, gli fu intestato un giardinetto di cui oggi si sono perse le tracce). La nostra proposta è stata fatta perché i migliori germogli della storia devono essere consolidati nella memoria storica dei cittadini. Nel mese di giugno 2014, con nostra grande gioia ed in maniera unanime, l’idea venne approvata dal Consiglio Comunale. Scelta importante perché Il ricordo rafforza l’identità e le radici di un popolo, ammonendo le generazioni future dal ripetere gli immani errori del passato: la toponomastica, in questa prospettiva, può diventare un enorme museo a cielo aperto, lanciando una speranza sul futuro. Perché, se la nostra Europa è riuscita a battere i grandi sistemi totalitari del passato, con ottimismo può cominciare, e vincere, anche la battaglia contro chi usa le religioni per tentare di instaurare nuovi modelli totalitari. Un anno è passato, ma ancora Imola non ha un luogo dedicato a Palach, cancellando così un pezzo importante di storia europea.
Associazione ImolaMigliore