A pochi giorni dalla mia elezione al Consiglio Regionale, intendo inviare un messaggio ad ACER, l’Azienda Casa Emilia-Romagna che dovrebbe gestire il patrimonio immobiliare pubblico.
E’ da anni che seguo la questione di via callegherie, strada imolese in cui una famiglia di magrebini dopo una serie di violazioni del regolamento comunale, dovrebbe abbandonare il proprio alloggio popolare.
C’è voluto un lavoro lungo e certosino in Consiglio Provinciale per arrivare ad una presa di posizione di ACER che fino ad allora finse di non vedere.
Purtroppo però, nonostante le prese di posizioni ufficiali e gli annunci, quella famiglia è ancora lì.
Pochi giorni prima delle elezioni regionali, arrivò come un fulmine a ciel sereno, un ultimatum di ACER che diede dieci giorni di tempo alla famiglia in questione per abbandonare l’appartamento.
Da quel giorno è già passato un mese, ma in via callegherie nulla è cambiato.
I residenti della zona, continuano a rimanere ostaggi in casa propria, vittime di quelle persone che a causa dell’atteggiamento lassista mostrato dalle Istituzioni locali, credono di poter fare bello e cattivo tempo.
Io non ci sto e come ho già promesso, non mi darò pace fin quando questa situazione non verrà risolta, perché è una questione di principio. Dentro alle case popolari ci devono stare soltanto le persone meritevoli, non i delinquenti.
Invito l’Azienda Casa Emilia-Romagna, a prendere immediatamente provvedimenti e mettere in atto quell’ultimatum che si è già trasformato in tregua, altrimenti, una volta insediato, non darò tregua.
Sono troppe le situazioni critiche dovute all’incapacità di gestione di questo baraccone che sarebbe totalmente da stravolgere.
Daniele Marchetti