IMOLA – E’ il Fatto quotidiano a battere per primo la notizia dell’indagine a carico del primo cittadino di Imola, Daniele Manca, e di numerosi ex amministratori per la vicenda legata al presunto funzionamento non regolare dei Photored. Oltre a Manca, risulta indagato il vicesindaco Visani, e gli ex assessori Daniele Montroni, oggi deputato, Valter Galavotti, Raffaella Salieri, Ivan Vigna, Luciano Mazzini, Monica Campagnoli, Andrea Bondi, Daniele Brighi, ex comandante del Corpo unico di Polizia municipale 5 Castelli, Giorgio Benvenuti, ex comandante della Polizia municipale di Imola, Simonetta D’Amore, segretario generale del Comune, la dipendente Marina Morara, Giancarlo Manara, responsabile pro tempore del servizio Mobilità e Andrea Tommasoli, mobility manager.
I reati contestati a vario titolo a quindici indagati, sono l’abuso d’ufficio e la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
I Photored sono quei dispositivi che rilevano l’infrazione del conducente. Secondo le indagini, il giallo del semaforo durava meno del tempo previsto dalla normativa. La Guardia di Finanza ha sequestrato tutti i dispositivi gestiti dalla società a partecipazione pubblica Area Blu.
Il fascicolo, nelle mani del Pm Antonello Gustapane, è stato aperto dopo una richiesta di approfondimento della Procura Regionale della Corte dei Conti partita a seguito dell’annullamento di numerose sanzioni.
Tra le contestazioni della Guardia di Finanza, anche il fatto che i Photored non rispettavano il decreto di omologazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Inoltre sembra che gli apparecchi non riproducessero un’adeguata documentazione fotografica ed erano utilizzati in assenza di agenti accertatori. Il Pm ha richiesto il sequestro di tutti i dispositivi collocati nei Comuni di Imola, Castel San Pietro e Dozza, onde evitare che vengano emesse altre sanzioni con le stesse modalità oggetto dell’indagine.