Tomaso Tommasi di Vignano, presidente di Hera, risulta indagato per reati ambientali. L’aveva svelato Report nell’inchiesta “In buone acque” andata in onda domenica scorsa. Altri particolari vengono oggi riportati da Repubblica.
L’iscrizione nel registro degli indagati, nell’ambito dell’indagine coordinata dal Pm Di Giorgio con delega ai carabinieri del Noe, risale alla scorsa estate e sarebbe un ‘atto dovuto’ a seguito della denuncia ricevuta dalla Cogefer, la società che aveva acquistato una porzione di area inquinata, finita nel mirino del programma Report. Anche l’amministratore delegato della Cogefer, Corrado Salustro, risulta indagato per calunnia. Sempre da Repubblica si apprende che il procuratore Valter Giovannini avrebbe acquisito tutti i contenuti della trasmissione Report ai fini di ulteriori approfondimenti, mentre nei prossimi giorni saranno ascoltati anche l’Arpa e il sindaco di Bologna Virginio Merola dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite dei rifiuti.
Altri interessanti “puntini sulle i’” li ha messi questa mattina il Corriere Imola che evidenzia alcuni passaggi importanti dell’inchiesta di Report. L’inchiesta di Rai3 ha ricostruito infatti alcune partnership commerciali di Hera tra cui spicca la Protex di Forlì, azienda forlivese che smaltisce su commissione di Hera scorie radioattive. Socio di maggioranza della Protex, con il 96% delle azioni, è una società di San Marino, la Laboratori Protex spa il cui 30% delle azioni è schermata da una fiduciaria, la Sofir, pertanto non sono noti i nomi degli azionisti. Ma, sempre l’inchiesta di Report, rivela che la Sofir nasconderebbe i segreti di mezza Emilia Romagna, con oltre 500 aziende intestate, tra cui quella di Nicola Femia, imprenditore finito in una indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia Romagna: indagine che partì proprio da un episodio avvenuto a Imola (denunciato da un immigrato che fu pestato per un debito, ricorda oggi il Corriere Imola). Doveroso ricordare che sulla vicenda il Comune di Imola si è costituito parte civile insieme a Libera.
Tornando alla Laboratori Protex, in questa società, una considerevole quota azionaria, il 7,8%, è detenuta dall’ex europarlamentare Vittorio Prodi, fratello di Romano, che alla trasmissione Report ha affermato che non esisteva nessun conflitto di interessi pur avendo lui stesso ricoperto l’incarico di presidente della Provincia, ente pubblico con partecipazione in Hera.
E ancora il Corriere Imola fa notare come la stessa Sofir, nel marzo 2010, risultasse una delle due società proprietarie di Motorsport eventi che subentrò nel 2009 alla fallita Norman 95 nella proprietà di Formula Imola, società che gestisce l’Autodromo di Imola.
Oggi, socio di minoranza di Formula Imola, poco meno del 10%, è ancora Motorsport: socio di maggioranza è il ConAmi, il consorzio Ami che, “deviando” leggermente dalla mission iniziale di gestire le reti di acqua, luce e gas dei 23 Comuni consorziati, ha assunto la pesante eredità debitoria di un Autodromo che fatica a far quadrare i bilanci. Più che un intreccio, una vera giungla di interessi.
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