IMOLA – Queste elezioni regionali partite male stanno finendo ANCHE peggio. L’ultima inchiesta sulle spese pazze che vede indagati 41 consiglieri, dimostra davvero che l’unica risposta che possiamo dare è che bisogna lanciare un messaggio di rinnovamento. C’è bisogno di aria nuova sia per quello che riguarda il ricambio ai vertici della Regione, sia per la classe politica che andrà a comporre il Consiglio di via Aldo Moro. Fermo restando il garantismo che da sempre ci contraddistingue e la fiducia nella magistratura e nei suoi tre gradi di giudizio, riteniamo però che sia opportuno che si dia spazio a persone che non sono coinvolte in nessun tipo di indagine.
Se vogliamo veramente riavvicinare i cittadini e ridurre la distanza che li separa dai partiti troppo spesso concepiti come lontani e come “luoghi del palazzo” e anche sperare di veder diminuire questa disaffezione nei confronti della politica dettata anche da queste vicende, abbiamo il dovere di mandare avanti persone nuove, competenti e oneste, facendo anche tesoro degli errori passati e avendo il coraggio di fare quella doverosa pulizia che i cittadini stessi ci chiedono.
Come gruppo Forza Italia a Imola abbiamo scelto da subito di sostenere Michele Facci, un candidato con una grande esperienza non solo sul territorio bolognese ma anche sui territori di ‘periferia’ e di provincia che vanno tutelati e valorizzati.
E’ altresì chiaro tuttavia, che se gli indagati sono 41, qui entra in gioco un intero sistema regionale avallato per 15 anni da Vasco Errani, dal centrosinistra e dal Pd e che dunque poteva decidere in autonomia di ridurre i rimborsi o di modificare la normativa. Sul punto siamo favorevoli all’annuncio di Renzi che afferma di voler abolire proprio i rimborsi, perché chi svolge attività di consigliere regionale, già ampiamente remunerata, è giusto che sostenga per proprio conto le spese per la sua attività politica.
Oggi abbiamo bisogno, per questa Regione, non solo di mandare a casa il centrosinistra ma anche di appoggiare persone che non sono indagate. E non perché non siamo garantisti ma soprattutto perché, con la legge Severino, se queste fossero alla fine condannate sarebbero costrette a dimettersi. Certo, a questo punto non chiediamo il ritiro dalla competizione di chi è candidato e oggi risulta indagato, ma chiediamo ai cittadini di dare un segnale forte attraverso il voto a Forza Italia e una preferenza chiara che mostri una reale volontà di rinnovamento.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola e Nuovo Circonadrio Imolese