Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 stelle Imola
Un anno fa veniva inaugurata l’opera immateriale “Il segno della memoria” che il Comune di Imola ha voluto per onorare la memoria dei caduti della prima Guerra mondiale. Si tratta di una proiezione che dal palazzo comunale ogni domenica sera dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) illuminare una striscia di piazza Matteotti con storie, foto, lettere e altri documenti degli imolesi caduti in guerra.
I costi dell’opera, per capire di cosa stiamo parlando, ammontano a oltre 130.000 euro. La Regione Emilia Romagna spese 5.000 € per l’incarico alla curatrice del progetto Anna Detheridge, 2.000 € a ogni artista partecipante al concorso “Arte per piazza Matteotti” (10mila € totali per cinque artisti), 15.000 € al vincitore del concorso Studio Azzurro di Milano, infine 5.000 € per i comunicati/stampa nazionali. Il comune di Imola (Opere Pubbliche) si è fatto poi carico dei costi della realizzazione dell’opera per 100.000 €.
Per l’esattezza fanno 132.000 € di soldi pubblici. Questo è l’importo che i cittadini, in tempo di crisi e di tagli ai servizi, hanno dovuto sborsare in termini di mancati servizi, scuole, manutenzione del verde pubblico e viabilità, per godere dell’opera immateriale “Il segno della memoria” e onorare così la memoria dei propri caduti una volta rimosso (a grande richiesta) l’obelisco a loro dedicato sulla Piazza Matteotti.
Ad un anno di distanza, proprio nel giorno delle celebrazioni dei defunti e nell’anno di ricorrenza del centenario della Grande Guerra, abbiamo verificato (video allegato) che a tutt’oggi (e invero per buona parte dell’anno) quest’operatanto pubblicizzata e tanto osannata dall’assessore Campagnoli, dimessasi poco dopo, purtroppo continua a funzionare a singhiozzo (per quasi tutta l’estate non si è vista) e a tutt’oggi il più delle volte rimane spenta.
L’ex assessore Campagnoli promise in una commissione consiliare di coinvolgere (non si sa neppure in che modo) i commercianti e i fruitori del Centro Storico, ma da nostre verifiche i commercianti confermano che purtroppo quanto promesso non è mai stato fatto.
Viene da chiedersi tutta questa memoria dove sia finita. Anzi, lo chiediamo alla responsabile dei giovani ANPI che siede in Consiglio Comunale, Giulia Barelli. Il PD è davvero sicuro di onorare la memoria dei tanti imolesi caduti tragicamente con un’opera strapagata che funziona a singhiozzo?
Residenti e commercianti del Centro ci hanno raccontato che in questo primo anno di vita l’opera immateriale restò già spenta appena dopo l’inaugurazione e poi per tutto il Baccanale sino al termine delle festività natalizie, oltre che per tutta l’estate. Pare, dicono i ben informati, mancasse un timer per farla accendere da sola (forse non compreso nei 132.000 euro spesi per allestirla). Senza parlare delle figuracce rimediate a causa delle persiane chiuse con l’opera che sulla Piazza appariva a righe (forse ora manca il timer per aprire la finestra?).
Se davvero l’Amministrazione imolese vuole convincerci che è seriamente intenzionata a mantenere un impegno morale verso tutti i caduti e i loro famigliari e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo con foto e documenti dell’epoca per realizzare tale opera, trovi seriamente una soluzione per fare funzionare quest’opera che, al momento attuale, è poco più di una semplice videoproiezione.
Da semplici cittadini tasse-paganti vorremmo che chi amministra più o meno democraticamente la nostra città avesse più rispetto dei nostri soldi, dei nostri bisogni e della nostra intelligenza e che dopo un anno si trovasse il modo, se davvero lo vogliamo, di fare diventare meno immateriale questo ricordo.
Movimento 5 stelle Imola