IMOLA – La notizia della chiusura della discoteca del Parco Acque Minerali lascia sbalorditi. Con questa decisione l’Amministrazione guidata dal sindaco Manca non solo si dimostra miope, ma ciò che è più grave, appare totalmente inadeguata a risolvere problemi a danno di tutta la città.
E a farne le spese sono sempre i ragazzi più giovani e le loro famiglie, che vedono scomparire un luogo di divertimento ed aggregazione giovanile sicuro e a pochi passi da casa, senza il quale la nostra città perde un altro pezzo della sua storia.
Il gestore ha vinto un bando che lo lega sino al 2018 con un business plan impegnativo e completamente disatteso dalla stessa amministrazione comunale che invece di essere partner del gestore nella valorizzazione del parco e delle sue strutture, ancora una volta si dimostra al contrario una controparte che tende piuttosto a bloccare la libera imprenditorialità piuttosto che favorirla.
Pare persino imbarazzante che la decisione di revocare la licenza della discoteca sia stata presa dal Comune senza che vi sia stato prima un percorso di collaborazione per tentare di risolvere i problemi di rumore. Così come pare incredibile che il Comune continui a spendere 100.000 euro annui di contributo per la gestione di Ca’ Vaina (sempre meno frequentata) e tolga la licenza ad un imprenditore locale che grazie alle sue capacità e tra mille vincoli riesce ad organizzare occasioni di incontro e divertimento per migliaia di giovani e meno giovani della nostra città.
Su questo tema chiederemo l’immediata convocazione di una commissione consiliare ad hoc in cui fare chiarezza sui motivi per cui il gestore non è stato autorizzato a mettere in atto i progetti presentati in sede di gara di appalto, sull’effettivo impegno profuso dal Comune per agevolare quel progetto e sulla possibilità di rivedere la convenzione in essere.
Movimento 5 Stelle Imola