CHIUDERE LA DISCOTECA SIGNIFICA TOGLIERE AL GESTORE “L’OSSIGENO”, E SE ANDIAMO AVANTI DI QUESTO PASSO LA PROSSIMA ESTATE NON CI SARA’ NESSUNA OFFERTA ESTIVA PER IMOLA….
IMOLA – Prendiamo atto del pugno di ferro di questa amministrazione comunale che, con un’ordinanza di fine settembre , ha definitivamente decretato la sospensione dell’attività della discoteca delle Acque Minerali.
Chiudere la discoteca significa togliere al gestore del parco praticamente l’ossigeno: quest’attività era l’unica a garantire un introito che consentisse di ammortizzare gli investimenti che lo stesso gestore ha fatto all’interno del parco. Dispiace constatare che l’iter è andato avanti in sordina, dopo il clamore estivo, e che, quando si vuole, queste procedure possono essere davvero velocissime . Questa velocità nel colpire qualcuno rispetto allo sforamento sui limiti del rumore non l’abbiamo mai vista nel caso delle giornate in deroga in Autodromo; questa velocità non l’abbiamo vista per adeguare le aule della scuola Pelloni-Tabanelli con un impianto di aerazione che consenta di tenere le finestre chiude durante i giorni in deroga (come prescritto dall’Ausl).
Insomma, quando c’è di mezzo l’ente pubblico o una società come Formula Imola a partecipazione pubblica, va tutto bene e “miracolosamente” i tempi burocratici si dilatano a dismisura e tutti i dati sul rumore improvvisamente diventano “interpretabili” o diversamente leggibili. Quando invece di mezzo c’è un imprenditore basta un solo sopralluogo dell’Arpa per far chiudere l’attività principale del parco delle Acque… Dunque è questo il sostegno che l’amministrazione Manca sta garantendo alle imprese?
L’ordinanza di fine settembre obbliga il gestore a nuovi lavori strutturali da ultimarsi entro febbraio 2015 e dopo si dovranno attendere i 60 giorni per l’ok della Soprintendenza… in pratica significa che la discoteca rimarrà chiusa come minimo fino a maggio inoltrato (sempre che il gestore abbia la forza economica per fare questi lavori), senza contare che in settembre e in questo mese di ottobre, dato il bel tempo atmosferico, l’attività sarebbe potuta comunque continuare…quindi si è già generata una perdita in termini economici. L’ultima festa risale a fine agosto, dopo di che il gestore ha sospeso l’attività (a differenza dello scorso anno quando numerose sono state le serate dedicate a giovani e meno giovani anche a settembre inoltrato). La discoteca delle Acque era una delle poche attrazioni per i giovani in una città morta come Imola e se andiamo avanti di questo passo, la prossima estate non ci sarà nessuna offerta estiva per Imola: qui c’è stato l’intento dell’amministrazione di colpire un imprenditore con il quale era stata stipulata una convenzione di 9 anni + 9 completamente disattesa dal Comune. Se fossi nei panni dell’imprenditore valuterei seriamente delle azioni legali, anche se le azioni legali sempre lunghissime, non sappiamo a quanto possano portare in termini di beneficio per un’impresa. Ci auguriamo dunque che ci sia un’inversione di tendenza e un cambio di atteggiamento di questa amministrazione che, in questa circostanza, ha dimostrato una chiusura assoluta…e meno male che il parco delle Acque doveva essere la perla della città!
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola e Nuovo Circonadrio Imolese